Nuovo passo avanti (speriamo) per la riapertura del gioco nei golf club italiani. Il protocollo circolato ultimamente, pur contenendo principi che varranno per i Circoli, è soprattutto dedicato alle autorità politiche e al Coni. In altre parole, l’obiettivo è quello di redigere regole convincenti e come tali incisivo anche per chi il golf lo conosce solo per sentito dire..
Questo documento sta per essere inviato al Comitato Scientifico della Presidenza del Consiglio, unitamente a quelli di tutte le altre Federazioni. L’evoluzione si è disegnata oggi, al termine di un incontro collegiale fra politici e sportivi.

Il documento è stato recapitato anche a Vincenzo Spadafora, Ministro per le politiche giovanili e lo sport del Governo Conte II. Sarà poi lui che eventualmente dovrà mettere a punto le norme interpretative che consentano al golf e agli altri sport di riprendere l’attività amatoriale. La risposta è prevista nel giro di due/tre giorni al massimo.

Domani la Commissione del Golf si riunirà di nuovo e il protocollo verrà integrato con norme più dettagliate, per disciplinare in maniera articolata e tecnica i comportamenti da tenere nei nostri golf italiani. Al vertice il Presidente Franco Chimenti. Oltre a lui, in quota FIG, ci sono il Consigliere Andrea Pischiutta, il Segretario Generale, Maria Salvaggio, e la Responsabile Ufficio Stampa e Relazioni Esterne, Claudia Coletta. Due gli esperti esterni, Francesco Le Foche (Medico immunologo e infettivologo) e Massimiliano Montone (esperto in materie giuridiche). Di area prettamente golfistica invece Filippo Barbè (Presidente PGAI), Franco Piras (Direttore de Le Rovedine e architetto) e infine Corrado Graglia (Arbitro Internazionale).

Il commento del Presidente della Federgolf

Franco Chimenti, al termine di una giornata quanto mai intensa, ha rilasciato questa dichiarazione all’ANSA. Ve la proponiamo integralmente.

“In Italia finora è stato impedito di giocare, una cosa non in linea con nessun altro paese al mondo. Il golf deve andare avanti, e i circoli devono necessariamente riaprire al massimo l’11 maggio, non si capisce perché debbano restare chiusi”.

Così il presidente della Federgolf, Franco Chimenti, all’indomani delle nuove indicazioni del governo che ha fissato per il 4 maggio il via libera agli allenamenti esclusivamente per gli atleti riconosciuti di interesse nazionale di discipline sportive individuali.

“Attraverso l’istituzione di una commissione qualificata, di cui fa parte anche l’infettivologo Le Foche, stiamo preparando un documento che presto invieremo al Ministro dello Sport, Spadafora, che stimiamo moltissimo e in cui crediamo. Vogliamo far valere le ragioni del golf, sport tra i più sicuri e a basso contagio essendo all’aperto, praticato singolarmente, su percorsi mediamente superiori ai 70 ettari. Il golf deve essere accomunato al tennis e agli sport equestri”.