Il fascino dell’Augusta National è racchiuso nella sua storia.
Il circolo più famoso del mondo ha costruito la sua fama e la sua ricchezza grazie a una gestione rigidissima ma alla fine assolutamente vincente oltre che alla sua ferrea segretezza.
Nulla infatti viene trapelato o anticipato finché non si aprono i cancelli della Magnolia Lane e  alcuni (non tutti) i segreti e i cambiamenti vengono finalmente svelati.

Ma in tutta questa riservatezza già l’anno scorso circolava un rumors che riguarda la famosa buca 13, soprannominata Azalea, in onore dei fiori che sbocciano intorno al green. Rumors praticamente confermato anche da Google Earth dal quale si vedono i lavori proprio sul tee di partenza.
In occasione dell’84esima edizione del Masters, la buca 13 si presenterà infatti allungata di oltre 25 metri diventando un par 5 degno di rientrare nelle temibili buche dell’Amen Corner insieme alla 11 e alla 12. Molti anni fa la 13 era considerata ostica e decisamente insidiosa. Ora invece, con i giocatori fisicamente sempre più preparati e le nuove tecnologie, è diventata una delle buche più facile per i “bombardieri” del Tour. Un par 5 che si raggiunge facilmente in due colpi con un ferro 7 o addirittura un ferro 8.

27 milioni per la nuova 13

I lavori di allungamento dell'”Azalea” sono stati realizzati grazie a un accordo chiuso con il campo limitrofo, l’Augusta Country Club, che avrebbe ceduto alla modica cifra di 27 milioni di dollari un pezzo di terreno equivalente alla distanza di un medio par 3.
Ovviamente nulla è stato confermato da Fred Ridley, presidente di Augusta anche se l’anno scorso ha affermato di prendere in considerazione la possibilità di apportare nuove modifiche al percorso.

Ora aspettiamo le reazione dei big pronti a lottare dal 9 al 13 aprile per l’ambitissima Giacca Verde.
Tra questi due ex vincitori Danny Willet e Sergio Garcia hanno detto la loro su questo importante cambiamento.

Danny Willet – campione Masters 2016

“L’allungamento della 13 metterà sicuramente a dura prova tutti i giocatori anche quelli più lunghi. Dalla prossima edizione del Masters, dal tee di partenza della 13 non sarà più possibile tagliare ma bisognerà appoggiarsi con il driver sulla destra del fairway. Da lì sarà necessario un lay-up prima dell’acqua per i giocatori più corti, mentre chi tenterà di raggiungere il green in due avrà non meno di un ferro 4 in mano”.

Sergio Garcia – campione Masters 2017

“La 13 è la buca alla quale sono più legato, la buca che è stato il simbolo della svolta e che mi ha permesso di vincere il mio Masters. E non è un caso che abbia chiamato mia figlia Azalea, proprio in suo onore. A proposito di questo cambiamento, il tempo dirà se l’allungamento della 13 sia stato una decisione giusta o sbagliata. Sicuramente sarà un bel banco di prova. Sarà necessario tenersi a destra del fairway e da lì si avrà un angolo di attacco difficile con la palla più alta dei piedi”.