La tendenza sembra inarrestabile. Ogni anno il PGA Tour aumenta il suo montepremi, ormai vertiginoso, mentre l’European Tour perde quota poco alla volta.
Per il circuito del Vecchio Continente, il 2020 è stato davvero un brutto colpo, con la perdita in primis dell’Open Championship. E mentre in America il blackout dovuto alla pandemia è stato recuperato in maniera incredibile nella seconda parte dell’anno, al di qua dell’Atlantico sono fioccate le cancellazioni.
E il 2021 non è certo riuscito, salvo che in parte, a ricucire un po’ lo strappo, che continua ad allargarsi.

Abbiamo sommato i montepremi di ogni gara dei circuiti nelle ultime tre stagioni

Per il PGA Tour, essendo ormai avviata da inizio settembre quella 2021/2022, è stato preso in considerazione anche il calendario in corso. Quello dell’European Tour verrà invece svelato soltanto al termine della Race to Dubai, che si concluderà con il DP World Tour Championship, in programma negli Emirati dal 18 al 21 novembre.
Motivo per cui la “simulazione” non fa altro che duplicare i dati dello scorso anno, in attesa di avere quelli aggiornati. Che nella stanza dei bottoni a Wentworth sperano come mai di vedere in crescita.

Nei due grafici abbiamo riassunto i dati principali sulle cifre che girano nei due circuiti

Il PGA Tour, dalla stagione 2018/19 a quella attuale, ha visto salire i premi in palio da 384 milioni di dollari a 442, passando per 394 (2019/20) e 410 (2020/21). Una progressione costante che, nel giro di quattro stagioni, ha rappresentato un aumento di oltre il 15 per cento. E stavamo già volando su cifre altissime. 

Le gare in calendario sono rimaste più o meno le stesse, attorno alle 50, lasciando vuote solo pochissime settimane nel corso dell’anno.
Il montepremi medio è cresciuto dai 7,8 milioni di dollari (2018/19) ai 9 odierni. In altre parole un valore che quindi è pressoché sempre superiore alle quattro gare più ricche dell’European Tour, quelle delle Rolex Series.

Quasi tutte le “borse” dei tornei sono cresciute sensibilmente, anche se la parte del leone la fanno sicuramente la finale della FedEx Cup ad Atlanta, che distribuisce la bellezza di 46 milioni di dollari, e The Players, che il prossimo anno ha già pronti ben 20 milioni, di gran lunga record assoluto per una singola gara.

Di qua dall’Atlantico il trend è invece rovesciato

Dai 206 milioni del 2019 siamo scesi a 163 nel 2021, con il dato ancor più negativo (124) dell’annus horribilis 2020. E la cifra dell’anno in corso scenderebbe addirittura sotto i 100 milioni se non prendessimo in considerazione i tre major americani e i tre WGC, che di europeo hanno davvero poco ma fanno parte del suo calendario. Tenendo buona questa considerazione, la cifra media per le gare del Tour europeo sarebbe inferiore a un terzo (2,7 milioni) rispetto a quella degli U.S.A. Sono infatti molti i tornei con un montepremi attorno al milione di euro, meno della prima moneta destinata ai vincitori di quasi tutti gli avvenimenti americani.

Un ultimo esempio al femminile prima di qualche considerazione. Mentre il Ladies European Tour, nonostante il supporto dell’LPGA, continui a navigare in acque molto agitate, le proette oltreoceano hanno ben altri orizzonti. Il primo major di stagione quest’anno ha cambiato nome e ritoccato al rialzo del 60 per cento (!) il suo montepremi. Il rinnovato Chevron Championship si giocherà per l’ultimo anno a Mission Hills, in California, prima di spostarsi in zona Houston (Texas). E sul piatto metterà ben 5 milioni di dollari.

Se la tendenza, ormai in atto da anni, si confermerà, sembra difficile che il Tour del Vecchio Continente possa evitare di diventare un satellite del PGA

Salvando i gioielli più preziosi del suo calendario, a cominciare dall’Open Championship (peraltro già co-sanctioned), l’ipotesi potrebbe essere quella di un paio di parentesi europee in grado di attrarre i migliori fuoriclasse. 

L’esempio classico cui fare riferimento è quello del tennis, che da lungo tempo ha mescolato i calendari mondiali, mantenendo sul gradino più alto i quattro tornei del Grande Slam e inventando le tre fasce di differente rilevanza dei 1000, 500 e 250 ATP. Le grandi manovre fra PGA ed ­European Tour sono comunque già iniziate. Vedremo come si evolveranno nelle prossime stagioni.