Vi presentiamo le 18 buche del Golf Club Argentario, sede dell’82° Open d’Italia, le loro principali insidie e le differenti strategie che i protagonisti adotteranno. Attenzione al vento, il protagonista assoluto del percorso toscano.


L’Argentario è un percorso molto tecnico e divertente, immerso nella splendida macchia maremmana. Oltre alla bellezza della natura circostante, sono diverse le buche che offrono viste mozzafiato sul Mar Mediterraneo.

I fairway sono disegnati in stile links, un terreno molto naturale che presenta tanti piccoli cambi di pendenza e ti obbliga quindi a saper leggere ogni tipo di lie della palla alla perfezione per avere un buon controllo della distanza. La difficoltà maggiore è rappresentata dal folto e duro rough che costeggia i fairway e, soprattutto, dal riuscire a leggere la direzione del vento che cambia angolo in maniera repentina quando si scontra con il Monte Argentario che difende le spalle del tracciato.

Per vincere l’Open d’Italia sarà necessario quindi saper lavorare bene la palla dal tee di partenza. Il campo, infatti, presenta una decina di dog-leg che richiedono di essere assecondati con la giusta traiettoria di volo. Gli score migliori si faranno sicuramente al mattino quando il percorso è leggermente più umido ed Eolo sta ancora dormendo. Per questo motivo nel weekend si potranno avere degli inaspettati rientri in gara da parte dei giocatori nelle posizioni di coda.