Una vittoria sofferta fino all’ultimo putt quella del numero uno del mondo.
Dopo un testa a testa contro Patrick Reed, il nordirlandese trionfa sul green della 18 dell’Emirates Golf Club imbucando un putt da quattro metri che lo incorona re dell’Hero Dubai Desert Classic.

Una carriera stellare quella di McIlroy con quattro major, tre FedEx Cup e quattro Harry Vardon Trophies, premio assegnato al miglior giocatore del massimo circuito europeo della stagione. Ora finalmente è arrivato il primo titolo in un evento Rolex Series e, a rendere ancora più speciale questo trionfo, è l’aver battuto per un solo colpo Patrick Reed, con il quale non scorre buon sangue. Già a inizio settimana erano circolate voci da parte dell’americano su un comportamento, a detta sua, non corretto da parte del giocatore europeo che in campo pratica non si sarebbe degnato di salutarlo. La diatriba è poi continuata in sala stampa dove McIlroy ha fatto sapere senza troppi problemi il suo “disgusto” nei confronti dei giocatori del Liv Golf che prendono parte a evento del DP World Tour.

Le fiamme si sono poi accese lungo i fairway del Majlis Course dove nella giornata di lunedì è stata una battaglia tra questi due contendenti al titolo.
La svolta sono stati i due birdie finali di Rory alla 17 e alla 18 che hanno suggellato una vittoria sofferta e, per questo motivo, ancora più speciale. Il ragazzo di Holywood chiude così l’Hero Dubai Desert Classic con un totale di -19 (66-70-64-68) lasciandosi alle spalle Reed a -18 (66-70-69-65).

Terza piazza per Lucas Herbert con -16 seguito a -16 da Callum Shinkwin. Segue al 5° posto Julien Brin con -14, Thomas Pietrs e Ian Poulter con -13 e chiudono la top 10 con -12 il gruppo formato da Henrik Stenson, Johannes Veerman, Marcus Kinhult, Richard Bland e Angel Hidalgo.

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