Si chiude una stagione molto positiva per l’intero movimento golfistico italiano con il successo planetario della Ryder Cup, il record di nove giocatori in Europa e una proette in America.

Una stagione a tinte azzurre quella di quest’anno e un record assoluto di presenze sul DP World Tour per il 2024 con ben nove giocatori in campo.

Il trio confermato

C’è però anche da dire che sul Tour maggiore non siamo andati bene, sicuramente non è stata un’annata positiva per Guido Migliozzi, ci si aspettava di più da lui, magari non un posto in squadra di Ryder Cup ma giocare l’ultimo torneo a Dubai, il DP World Tour Championship, e rientrare nei primi 50 dell’ordine di merito europeo, quello sì.

Buona prestazione invece per Edoardo Molinari con il suo duplice ruolo di giocatore e vicecapitano, mentre per suo fratello Francesco la situazione è da rimandare al prossimo anno.

Per Chicco ci sono state pochissime apparizioni in Europa e nel complesso non ha giocato bene. Ma nonostante questo, bisogna ricordare che ha dato talmente tanto al golf italiano e, come si dice in gergo, che “tira la carretta” dal 2005, quindi ci sta una fase calante.

Nuove speranze

Ora spostiamoci sul Challenge Tour, dove invece il rendimento è stato straordinario. Dei nove giocatori con carta piena sul DP Tour ben quattro arrivano dal Challenge e due dalla Qualifying School.

Mi spiace solo per Pietro Bovari, che non è riuscito a tenere la forma e l’alto livello fino alla fine.

Tutto sommato un anno sul secondo circuito europeo non gli farà male, è un ottima scuola di vita e sono sicuro che quando sarà pronto, già l’anno prossimo, si aggiungerà alla rosa degli italiani.

Stesso discorso vale per Gregorio De Leo, un ottimo ragazzo dalle grandi potenzialità. 

Dal Challenge al DP World Tour

Forse non tutti si sono resi conto del miracolo compiuto da Matteo Manassero, perché tornare in serie A dopo che si è toccato il fondo non è da tutti.

Andrea Pavan è potenzialmente troppo forte, è un ragazzo serio, preparato fisicamente, un gran lavoratore e se mette a posto il drive può tornare a vincere sicuramente. 

Lorenzo Scalise ha una bellissima qualità di gioco, è completo, deve sistemate il putt ma su quello ci si lavora.

Francesco Laporta è una iena, gioca sempre con il coltello tra i denti e non molla mai. Non è stato certo di ottenere un posto tra i primi 20 dell’Ordine di Merito del Challenge Tour fino all’ultimo e invece ce l’ha fatta.

La cavalcata trionfale della QSchool

In Spagna alla fase finale della QSchool Filippo Celli ha conquistato un incredibile secondo posto e questo vuol dire che con gli inviti che riceverà dal Tour maggiore praticamente il prossimo anno si farà tutti i tornei, anche i più prestigiosi.

È un ragazzo fortissimo, non mi sorprenderei se dovesse vincere subito perché uno che da amateur conquista il titolo ai Campionati Europei Individuali, la Coppa del Mondo a squadre, la Silver Medal e poi, quando conta, segna un -25 totale sullo score, vuol dire che ha il golf in canna.

Ha inoltre una giusta autostima, crede molto in sé stesso ma l’importante è che rimanga umile e tranquillo. 

Lode anche a Renato Paratore, un atleta difficile da gestire quando le cose non vanno bene perché è molto istintivo, cambia velocemente il proprio feeling, il modo di giocare e di allenarsi.

Quindi, gli serve un po’ più di organizzazione fuori dal campo e preparare bene la stagione che lo aspetta.

Prepariamoci perché l’anno prossimo non solo avremo nove giocatori sul DP World Tour, un record assoluto, ma ci saranno ben nove papabili vincitori di torneo. 

Una toscana alla conquista dell’America

E sul fronte femminile non dimentichiamoci di Roberta Liti, che ha staccato il biglietto per l’LPGA Tour. Conosco bene la giovane toscana, ha un gioco solido, è molto seria, centrata, sa quello che ci vuole per ottenere risultati e poi tira la palla proprio bene. 

Buona stagione da rookie anche per Alessandra Fanali sul Ladies European Tour. Sono però dell’idea che per una proette è giusto fare due o tre stagioni in Europa ma poi bisogna andare in America perché il golf femminile è là. 

Insomma, tenetevi forte perché nel 2024 ci sarà da divertirsi!