Che lo U.S. Open fosse il major più complicato da domare per le stelle del golf mondiale è un dato di fatto risaputo. I setup dei percorsi che hanno caratterizzato almeno gli ultimi vent’anni del più antico degli Slam americani hanno spesso e volentieri causato mal di testa a molti top player e anche generato parecchie critiche.

Il Los Angeles Country Club, alla prima assoluta in un major in quasi cent’anni di vita, ha invece concesso ai protagonisti di questa edizione numero 123 del torneo un primo giro per molti scintillante, con score ben al di sotto delle aspettative della vigilia.

Ad approffitarne tra i giocatori scesi in campo al mattino Xander Schauffele e Rickie Fowler, che con due straordinari 62 (-8) hanno preso la testa della classifica in una giornata che ha visto al termine ben 37 giocatori chiudere sotto il par.

Se per il campione olimpico di Tokyo, Xander Schauffele, si tratta di una conferma in questo torneo (cinque Top 10 su sei apparizioni in carriera allo U.S. Open), per Rickie Fowler quello di oggi è un piacevole e attesissimo ritorno al vertice in un major dopo due anni di quasi anonimato.

Per i due californiani il -8 realizzato nel giro d’apertura equivale al record assoluto dello score più basso mai fatto registrare nella storia dello U.S. Open in 128 anni di storia e 123 edizioni.

Alle spalle dei due leader con 64 (-6) ci sono Dustin Johnson e Wyndham Clark, scesi in campo nel pomeriggio. Quinti a -5 Rory McIlroy e Brian Harman, poi al settimo posto un gruppetto composto dal numero 1 del mondo, Scottie Scheffler, Bryson DeChambeau, Sam Bennet, Harris English, Mackenzie Hughes, il coreano Si Woo Kim e il francese Paul Barjon, numero 570 del World Ranking.

Giornata difficile per il campione uscente, Matt Fitzpatrick, solo 56° con 71 (+1) dopo aver sofferto fin dall’inizio con due bogey iniziali, e per l’unico italiano in campo in questa edizione dello U.S. Open, Francesco Molinari, che ha chiuso le sue prime 18 buche in 72 (+2), punteggio che lo relega all’83° posto.

Partito con un birdie alla 10, Molinari ha subìto cinque bogey in sette buche dalla 16 alla 4, per poi risollevarsi con due birdie finali alla 6 e alla 8. Venerdì dovrà cambiare marcia se vorrà entrare tra i protagonisti in campo anche nel fine settimana.

Sotto la classifica del 123° U.S. Open al termine del primo giro: