Europa e Stati Uniti, le due squadre che si contenderanno la Solheim Cup 2023 al Finca Cortesín, da venerdì 22 a domenica 24 settembre, sono state protagoniste della presentazione e della fotografia ufficiale con le rispettive uniformi, dove lo spirito di squadra lascia da parte il tradizionale individualismo del golf.

La divisa del team europeo prevede un outfit dove predominano il bianco e il giallo, con rifiniture blu, gialle e rosse, queste ultime in omaggio alla Spagna come Paese ospitante, mentre le golfiste americane indosseranno un abbigliamento che mette in risalto i colori blu e rosso in onore della loro bandiera.

In questi giorni entrambi i team hanno avuto l’opportunità di provare e prendere dimestichezza con le caratteristiche del campo, con i primi spettatori che stanno iniziando a raggiungere il percorso spagnolo, creando con abiti appariscenti e accessori originali come parrucche o bandiere, un’atmosfera unica e speciale.

Le dichiarazioni delle protagoniste

Ally Ewing: “Lavoreremo duramente per riconquistare il trofeo. È un momento emozionante. Abbiamo una grande squadra che lavorerà duramente e faremo tutto il possibile per rappresentare al meglio il nostro Paese e cercare di riconquistare il trofeo. Il campo è spettacolare e complicato allo stesso tempo, è un ottimo progetto e un campo da golf che premia il rischio”.

Lexi Thompson: “Significa molto per me poter giocare la Solheim Cup. È il mio evento preferito. Non c’è niente di meglio che svegliarsi, indossare i colori del nostro Paese e rappresentarlo. Penso che tutti noi siamo leader a modo nostro. Arriviamo a questa settimana e contribuiremo tutte con le nostre forze per aiutare la squadra, i capitani e i vice-capitani”.

Danielle Kang: “Abbiamo un gruppo molto forte. È sempre un onore indossare il rosso, il bianco e il blu e rappresentare il proprio Paese in qualsiasi competizione. Tutta la squadra è entusiasta. Abbiamo un grande gruppo, davvero forte, con diverse campionesse. Non importa se sei un ‘rookie’ o se è la terza volta che partecipi alla Solheim Cup, tutti ci comporteremo da leader e questo è molto importante. La mia sacca non è ancora arrivata, questo è il golf e troverò una soluzione. Almeno ho il mio putter perché lo porto sempre con me separatamente in una custodia. A Suzann Pettersen piacciono le buche molto, molto lunghe e complicate, e anche le buche corte dove si ottengono ricompense. Ci godremo un golf di alto livello dal tee al green”.

Leona Maguire: “Daremo il massimo. Il campo è bellissimo. I par saranno decisivi. La buca 1 è molto emozionante per iniziare e i green sono complicati e abbastanza veloci. Abbiamo una squadra fantastica, così come quella delle nostre avversarie, giovane e preparata. Daremo il meglio di noi stesse. Speriamo che molte persone ci incoraggino e vengano a fare il tifo per noi. Suzann è molto competitiva, ha un record incredibile, vogliamo vincere per lei”.

Celine Boutier: “Sarà una prova fisica e mentale. Per ora ho giocato soltanto le prime nove buche. È un ottimo campo e sono sicura che sarà una bella sfida. Questa settimana sarà un test sia fisico che mentale, dove sarà importante gestire le energie in modo da averne abbastanza per domenica. Vincere una medaglia d’oro alle Olimpiadi o la Solheim Cup? Non ho intenzione di scegliere, proverò a raggiungerle entrambe”.

Premio speciale per John Solheim 

I giorni che precedono l’inizio della Solheim Cup sono particolarmente propizi per ricevere omaggi e riconoscimenti, e tra tutti, il più importante è stato quello ricevuto da John Solheim da parte della Federazione Reale Spagnola di Golf.

John Solheim, presidente della Karsten Manufacturing Company e di PING, è senza dubbio una delle figure più rilevanti nel mondo del golf, sia per la ricerca e lo sviluppo di attrezzature da golf, sia per l’importante lavoro di sponsorizzazione. Porta avanti l’eredità dei suoi genitori, creatori della Solheim Cup nel 1990, riuscendo ad ampliare la manifestazione tramite la sua idea di aggiungere all’evento un torneo giovanile dal 2002 come la PING Junior Solheim Cup.

Per tutti questi motivi, Gonzaga Escauriaza, presidente della Federazione Reale Spagnola di Golf, ha consegnato a John Solheim la Medaglia d’Oro al Merito del Golf, il più alto riconoscimento concesso dall’organismo federativo.

La Medaglia d’Oro RFEG non è stato l’unico premio ricevuto da John Solheim, poiché Vicente Rubio, direttore generale del Finca Cortesín, gli ha consegnato a nome del club ospitante un quadro del pittore Graeme W. Baxter, dove il soggetto protagonista è proprio la buca 13, una delle più emblematiche del percorso.

Lo stesso Solheim, al termine della cerimonia, ha poi consegnato alle due capitane, Suzann Pettersen e Stacy Lewis, un regalo consistente in una collana celebrativa.