Non si poteva chiedere di meglio nella mattinata che alle 7:35 di venerdì 29 settembre ha aperto la 44esima Ryder Cup al Marco Simone. Luke Donald voleva partire forte, e forte è stato, anzi fortissimo.

L’Europa ha letteralmente asfaltato il team USA in tutti e quattro i match di Foursome, giocati con assoluta maestria dai ragazzi di Donald che non hanno dato alcuna chance di partita ai rivali. Un cappotto assolutamente inaspettato che aumenta il già enorme entusiasmo delle tribune del Marco Simone, assaltate fin dalle 6 del mattino all’apertura dei cancelli.

Troppo distanti in tutto i ragazzi di Zach Johnson, spirito di squadra, tattica, qualità di gioco e affiatamento. Mentre Jon Rahm e Tyrrell Hatton aprivano le danze nel primo match mettendo subito sotto pressione il numero 1 al mondo Scottie Scheffler e Sam Burns, scollati e impalpabili per le 15 buche che hanno disputato (un solo birdie contro i 4 e un eagle alla 12 dell’Europa), gli altri tre match prendevano la stessa piega, colorando clamorosamente solo di blu il tabellone dei risultati.

Gli scandinavi Viktor Hovland e Ludvig Aberg replicavano il netto successo di Rahm/Hatton mandando a casa alla 15 Max Homa e Brian Harman, irriconoscibili anche loro e mai entrati in sintonia in foursome.

Il green della 15 diventava così il teatro dei cori e degli abbracci di giocatori e tifosi frutto dei due primi meritatissimi punti europei. Shane Lowry e Sepp Straka, attesissimi anche loro, non hanno tradito le attese, portando a casa il terzo punto sul green della 17 e placando il desiderio di rimonta di Rickie Fowler e Collin Morikawa.

Dietro a loro i leader insieme a Rahm di questa fino ad ora impeccabile squadra, Rory McIlroy e Tommy Fleetwood, capaci di regolare con autorità e lo stesso punteggio del match precedente (2&1) Xander Schauffele e Patrick Cantlay, sulla carta una delle coppie più forti schierate in mattinata da Zach Johnson.

Il tee shot di McIlroy finisce a meno di un metro dall’asta sfiorando l’hole in one e mettendo praticamente fine a una mattina da incubo per il team USA e da sogno per i ragazzi europei.

Grande conferme da parte dei rookie Aberg e Straka, solidi i veterani McIlroy, Fleetwood e Rahm, Luke Donald non ha sbagliato nulla, tirando fuori dal cilindro una partenza sprint da favola.

Solo una ventina di minuti di break e poi tutti gli occhi tornano sulle buche del Marco Simone con il via dei quattro fourball del pomeriggio.

Se gli Stati Uniti non voglioni rischiare una manita o addirittura una sestina imbarazzante al termine della prima giornata dovranno svegliarsi da questa mattinata per loro da vero incubo.

Forse pensavano ancora a Roma e alle sue bellezze, a Trinità dei Monti e a via Condotti, forse si rano incosiamente convinti che l’Europa fosse davvero inferiore a loro. Il campo ancora una volta ha detto esattamente l contrario, premiando il grande spirito di gruppo del team continentale.

La mattinata della prima giornata ci ha regalato il sogno, quello di un clamoroso cappotto d’apertura. Il pomeriggio potrebbe infece definitivamente incoronare un team europeo da favola.

I MATCH FOURBALL DEL POMERIGGIO

12:48
Viktor HOVLAND – Tyrrell HATTON
vs
Justin THOMAS – Jordan SPIETH

Referee: Miguel Vidaor

12:40
Jon RAHM – Nicolai HØJGAARD
vs
Scottie SCHEFFLER – Brooks KOEPKA

Referee: Chip Essig

12:55
Robert MACINTYRE – Justin ROSE
vs
Max HOMA – Wyndham CLARK

Referee: José Maria Zamora

13:10
Rory MCILROY – Matt FITZPATRICK
vs
Collin MORIKAWA – Xander SCHAUFFELE

Referee: Kevin Feeney