Il capitano ha scelto e a scelto bene: tra le quattro wild card che aveva a disposizione per completare il team USA che affronterà l’International di Ernie Els nella Presidents Cup 2019, in programma al Royal Melbourne dal 12 al 15 dicembre prossimo, non poteva non chiamare anche se stesso, Tiger Woods.

Un colpo mediatico previsto e assolutamente condivisibile anche dal punto di vista tecnico: il Tiger visto in Giappone sta bene fisicamente e ha ottimamente superato la quinta operazione al ginocchio, tornando addirittura a vincere e a dominare. Lasciarsi fuori dalla biennale sfida sorella della Ryder Cup sarebbe stata pura eresia golfistica.

Insieme a se stesso, Woods ha scelto due rookie della manifestazione, Tony Finau e Gary Woodland, e una certezza, ‘Capitan America’ Patrick Reed, uno che già in Ryder Cup ha fatto vedere di che pasta è fatto quando si gioca per la bandiera a stelle e strisce.

Per Tiger Woods si tratta della nona partecipazione in carriera alla Presidents Cup e la terza volta che gioca sul tracciato australiano. Tiger vanta un’ottimo record personale in Presidents: 24 vittorie, 15 sconfitte e un pareggio, diametralmente opposto a quello della Ryder Cup, dove invece il Fenomeno ha vinto soli 13 match, ne ha persi ben 21 e pareggiati 3 in otto edizioni a cui ha preso parte.

È invece la seconda volta nella storia della sfida USA-International che il capitano ricopre anche il ruolo di giocatore: il primo fu Hale Irwin nell’inaugurale Presidents Cup del 1994. Vinse due incontri e ne perse uno e contribuì anche in campo alla schiacciante vittoria degli Stati Uniti sull’International Team (20-12), orfano di Greg Norman, Ernie Els, Jumbo Ozaki e Tommy Nakajima che, seppur qualificati di diritto, non presero parte al torneo.

Sarà la 13esima edizione della sfida a squadre: gli Stati Uniti hanno vinto ben dieci volte, l’International Team una sola, nel 1998, proprio al Royal Melbourne. Nell’albo d’oro c’è anche un pareggio, quello del 2003 a Fancourt in Sudafrica, dove i capitani Jack Nicklaus e Gary Player decisero di dichiarare in parità l’incontro dopo tre buche di playoff finite senza un vincitore tra Tiger Woods ed Ernie Els, vista l’impossibilità di continuare a giocare a causa del buio.

Questo il team degli Stati Uniti che scenderà in campo al Royal Melbourne:

Patrick Cantlay
Bryson DeChambeau
Tony Finau
Dustin Johnson
Brooks Koepka
Matt Kuchar
Patrick Reed
Xander Schauffele
Webb Simpson
Justin Thomas
Gary Woodland
Tiger Woods

Questo invece l’International Team guidato da Ernie Els:

Hideki Matsuyama (Giappone)

Adam Scott
 (Australia)
Louis Oosthuizen
 (Sudafrica)
Marc Leishman (Australia)

Abraham Ancer (Messico)

Haotong Li
 (Cina)
Cameron Smith (Australia)

C.T. Pan
 (Taiwan)
Jason Day (Australia)
Adam Hadwin (Canada)
Sungjae Im (Corea del Sud)
Joaquín Niemann (Cile)

I record della Presidents Cup

  • Maggior numero di apparizioni: 12 Phil Mickelson, 1994–2017
  • Maggior numero di punti: 32½ Phil Mickelson (26–16–13 record)
  • Maggior numero di punti in singolo: 6 Tiger Woods (6–2–0 record)
  • Maggior numero di punti in Foursome: 14 Phil Mickelson (12–6–4 record)
  • Maggior numero di punti in Fourball: 13 Phil Mickelson (10–5–6 record)
  • Maggior numero di punti in un edizione: 5 Mark O’Meara 1996, Shigeki Maruyama 1998, Tiger Woods 2009, Jim Furyk 2011, Branden Grace 2015
  • Più giovane giocatore: Ryo Ishikawa 2009 (18 anni, 21 giorni)
  • 
Più anziano giocatore: Jay Haas 2003 (49 anni, 353 giorni)