Con 156 giocatori e un’armata di ben 22 azzurri (di cui cinque amateur, Pietro Bovari, Davide Buchi, Filippo Celli,  Giovanni Manzoni e Andrea Romano), ha preso il via al Marco Simone Golf & Country Club il 78° DS Automobiles Italian Open, il primo dei tre in programma sul nuovo campo del circolo di Guidonia Montecelio, alle porte di Roma, che tra 24 mesi ospiterà la 44esima Ryder Cup.

Il nuovo Ryder Cup Course si è presentato in tutto il suo splendore al primo appuntamento con il grande golf, con green e fairway tirati a lucido per l’occasione. Tanti i complimenti da parte dei protagonisti, a partire da Francesco Molinari, che ha avuto parole di grande elogio per il nuovo gioiello golfistico italiano così come tutti i top player presenti.

In mattinata lo spagnolo Adri Arnaus è autore di una partenza straordinaria: al via dalla 10, chiusa in par, Arnaus ha messo poi in fila otto birdie consecutivi, stabilendo il nuovo record per l’European Tour. Peccato poi che nelle successive 9 buche lo spagnolo si sia bloccato, chiudendole in 38, dieci colpi in più delle prime. Il suo 66 lo colloca però al settimo posto dopo la prima giornata.

Leader dopo 18 buche con 64 (-7) un terzetto composto dal finlandese Kalle Samooja, l’australiano Min Woo Lee, vincitore quest’anno dello Scottish Open, e lo svedese Henrik Stenson, una delle grandi stelle di questa 78esima edizione, in corsa per uno dei posti per la Ryder Cup di Whistling Straits.

Miglior azzurro, un po’ a sorpresa, Edoardo Molinari, autore di un giro in 65 impreziosito da una hole in one alla buca 7, par 3 di 200 metri. Dodo è quarto in compagnia di Eddie Pepperel e Scott Hend.

Ottimo l’esordio anche di Francesco Laporta, settimo con 66 in compagnia di Adri Arnaus, Nicolai Hojgaard e Tommy Fleetwood, eroe con Francesco Molinari a Parigi nella Ryder del 2018 e un dei grandi favoriti della vigilia.

Chicco, in campo con il compagno di Ryder e con il vincitore di Crans, Rasmus Jojgaard, ha firmato un 69 (-2) che lo colloca al 22° posto. Con il vento cresciuto nel pomeriggio e uno stimpmeter tra i più alti dell’European Tour (12.4) i green del Marco Simone hanno creato non pochi problemi a coloro scesi in campo nella seconda parte di giornata.

Jacopo Vecchi Fossa con 70, 36°, chiude il gruppo dei quattro italiani sotto par. Poco brillante il numero 1 azzurro, Guido Migliozzi, 72 (+1) per una 76esima posizione che comunque lascia tutto aperto per il taglio di domani.

Renato Paratore, settimo a Crans domenica scorsa nell’OMEGA European Masters insieme a Migliozzi, è 60° con 71.

Questa la classifica provvisoria che vede ancora in campo tra gli ultimi che devono ancora terminare anche il nostro amateur Pietro Bovari, 65° a Crans, in par dopo 15 buche.