Lee Westwood stupisce ancora. A tre mesi dal suo 47° compleanno (è nato a Worksop, nel Nottinghamshire, il 24 aprile 1973) sbanca ancora una volta un torneo dell’European Tour. E per di più ricco e prestigioso come l’Abu Dhabi HSBC Championship, inserito fra le otto Rolex Series 2020 e perciò con uno stimolante montepremi di sette milioni di dollari.

Westwood, 27 anni da pro

Il suo 25° successo sul circuito europeo arriva a poco più di un anno dal precedente, il sudafricano Nedbank, disputato a fine novembre 2018 e anch’esso con la corona delle Rolex Series. Sul percorso dell’Abu Dhabi, Westy (-19, 69 68 65 67) nell’ultimo giro era in coppia con il nostro Francesco Laporta. Mentre il nostro campione (+2 di giornata) purtroppo non ripeteva le strepitose performance precedenti, l’inglese portava a casa un bel -5. E questo risultato gli ha permesso di contenere la spettacolare rimonta di Tommy Fleetwood e del francese Victor Perez, entrambi rientrati in clubhouse con un -9 e 63 colpi sullo score. Totale: -17, a due colpi da Westwood.

Al secondo posto, pari merito insieme ai due appena citati anche Matthew Fitzpatrick, con lo stesso -5 del vincitore. Gara quindi bella e appassionante, che Westwood ha gestito con la sua inevitabile, grande esperienza. Unico brivido, il bogey alla 16, arrivato comunque dopo cinque birdie già messi in cascina. A quel punto, un solo colpo di vantaggio per lui. C’era lo spettro di uno spettacolare playoff a quattro, ma il “vecchio” Lee non si è lasciato prendere dal panico. E anzi ha finito in gloria chiudendo in quattro colpi il celebre par 5 della 18.

A seguire in classifica Louis Oosthuizen, quinto con -15, seguito dal connazionale sudafricano Shaun Norris e dall’inglese Ross Fisher. Da segnalare infine il -7 di Martin Kaimer e Scott Jamieson, che gli ha permesso di recuperare quasi 30 posizioni. Sono finiti ottavi (-13), in coabitazione con Sergio Garcia, non andato oltre un -2 di giornata.

La gara degli azzurri

Francesco Laporta purtroppo non ce l’ha fatta a tenere il fantastico ritmo dei primi tre giri. Due bogey alla 3 e alla 6, cancellati poi da una coppia di birdie alla 7 e alla 8, lo hanno comunque fatto scendere da quella magnifica ma faticosa posizione di leader. A rendere difficile la sua ultima giornata ad Abu Dhabi sono arrivati tre bogey consecutivi (12, 13 e 14) che l’hanno messo definitivamente fuori gioco per i piani alti delle classifiche. Il pugliese ha poi ottenuto un birdie alla 15, per il già citato +2 finale. Score conclusivo -11, che gli ha consegnato il 17° posto.

Decisamente molto meglio un grande  Renato Paratore (-6) e bene anche Edoardo Molinari (-3), che si sono così ritrovati in 21.a posizione, un solo colpo dietro Francesco Laporta.