Il Masters non delude. Il primo giro del major giocato insolitamente in autunno è stato un grande spettacolo. Innanzitutto Augusta, meraviglioso anche con i gialli, rossi e marrone delle foglie a vestirlo. La pioggia ha interrotto il gioco per tre ore, ritardo che verrà recuperato nei prossimi giri nonostante il minor numero di ore di luce, impedendo ai giocatori di portare a termine le prime 18 buche. Campo in pesante reso difficile più che dalle condizioni, pressoché perfette, per la pallina spesso trovata sporca. In compenso i giocatori non si sono trovati di fronte a quella terribile difficoltà normalmente costituita dai green, meno veloci del solito ma sempre molto temibili.

Seppur con una classifica parziale, è stata la giornata dei senatori. Paul Casey è stato il migliore assoluto domando l’Augusta National il 65 colpi, -7. Difficile dire se una volta terminati tutti i 92 giocatori in campo l’inglese sarà ancora al comando ma sicuramente sarà tra i primissimi. Per un anglosassone che strilla un altro gli risponde. Lee Westwood si trova nel groppone di giocatori al momentaneo quinto posto a quota -4. Con lui Matsuyama, Reed, Oosthuizen e, tra gli altri, Tiger Woods che ha dimostrato di saper domare Augusta.

Il fenomeno, che difende il titolo conquistato nel lontano aprile del 2019, ha realizzato un giro senza bogey. Splendido il colpo alla buca 16, par 3, a pochi centimetri dalla buca in uno. Partito dalla buca 10 Woods ha realizzato quattro birdie nelle sue prime 10 buche, salvo poi non riuscire a concretizzare nelle ultime 8.

Chi è partito male invece è stato Francesco Molinari. Anche lui dalla 10 è incappato subito in due bogey. Prima a causa del colpo al green molto corto, poi per il drive dietro alla pianta dopo il tee shot alla 11 che non gli ha permesso di raggiungere il green con il secondo colpo. In entrambi i casi sbagliato l’up & down e un terribile parziale di +2 dopo 2 buche. Ma Chicco è Chicco. Pazienza, gioco preciso e giro da ricucire. Al giro di boa è tornato in par ed è stato fermato alla buca 2, sua undicesima.

A quota -5, seconda posizione parziale, Webb Simpson, Xander Schauffele e Justin Thomas, che ha terminato solamente 10 buche uscendo in 32. Il leaderboard completo qui. Oggi il secondo giro da seguire tutto d’un fiato. Perché il Masters è sempre il Masters