Seconda giornata all’insegna dello spettacolo all’Arnold Palmer Invitational, tradizionale appuntamento di inizio stagione del PGA Tour a Bay Hill, in Florida.

Dopo l’allungo di ieri di Rory McIlroy un altro talento del golf europeo, Viktor Hovland, ha firmato il miglior giro di giornata (66) e preso il comando del torneo a metà gara con il totale di 135 (-9).

Il 24enne di Oslo, uno dei giocatori più in forma del momento, ha recuperato dieci posizioni scavalcando Rory McIlroy, incappato nell’ennesimo giro discontinuo con un deludente +2 sulle seconde 9 buche per un 72 finale che lo relega ora al secondo posto.

Hovland, vincitore del Dubai Desert Classic a febbraio, è sceso in campo al mattino firmando sette birdie e imbucando un paio di cruciali putt per il par, mettendo subito pressione ai suoi avversari sul leaderboard.

Dietro al norvegese numero 4 del mondo in compagnia di McIlroy ci sono a 137 anche Tyrrell Hatton e Talor Gooch, che vinse a novembre scorso il suo primo titolo del PGA Tour all’RSM Classic.

Hovland è riuscito in parte a cancellare il ricordo del terribile weekend dello scorso anno a Bay Hill, dove chiuse gli ultimi due giri in 77 e 78 dopo essere stato tra i protagonisti delle prime 36 buche.

“Cerco di dimenticare il fine settimana dell’anno scorso – ha detto al termine -. Ho giocato davvero bene i primi due giorni, molto simile a come ho giocato finora quest’anno. Il percorso diventa sempre più difficile ogni giorno che passa e ha iniziato anche a soffiare il vento. Sono incappato in un paio di brutti swing finendo in posti complicati ma ho fatto degli ottimi recuperi non perdendo colpi”. 

Billy Horschel è quinto con -6, poi dietro all’americano un buco di tre colpi dove si trova un folto gruppetto composto da ben sette giocatori tra cui Paul Casey. Jon Rahm con 70 recupera 38 posizioni ed è ora 13° con -2.

Il taglio, caduto a +3, lascia fuori nomi pesanti come quelli di Patrick Reed, Justin Rose, Henrik Stenson e l’austriaco Sepp Straka, vincitore settimana scorsa al PGA National dell’Honda Classic.

Questa la classifica del ARNOLD PALMER INVITATIONAL