Questa volta non è toccato a Rasmus ma al fratello gemello Nicolai conquistare la vittoria, la prima in carriera sull’European Tour. Il giovane danese, classe 2001, è entrato oggi nella storia dell’Open d’Italia diventando il più giovane a conquistare il titolo in 78 edizioni. E ha battutto un altro record davvero singolare: mai nessuna coppia di fratelli da quando esiste il circuito europeo aveva mai conquistato due titoli consecutivi. Rasmus all’OMEGA European Tour, Nicolai al DS Automobiles Open d’Italia.

Una storia tutt’altro che banale quella del vincitore del nostro Open numero 78, il primo dei tre che si giocherà al Marco Simone in ottica Ryder Cup 2023.

E se si aggiunge che il danese è arrivato a Roma grazie a un invito della FIG, la storia prende i contorni quasi di una favola.

Ma per sollevare la coppa il giovane Nicolai ha dovuto sudare come mai aveva fatto nei primi tre giri. Decisivo il birdie alla 72esima buca, arrivato dopo un approccio magistrale messo a poco più di un metro per il par di giornata.

Ad attenderlo c’erano Tommy Fleetwood e il polacco Adrian Meronk che, se il danese avesse mancato il birdie, si sarebbero giocati con lui il playoff per il titolo.

Sogno sfumato per la glaciale freddezza di Højgaard, poi abbracciato dal fratello Rasmus appena imbucato il putt vincente.

Peccato per Tommy Fleetwood, il grande atteso di questa edizione e vero beniamino del pubblico, che lo ha spinto fin dalla buca 1 sperando un un suo successo. Molti errori decisivi tra cui il bogey alla buca 16 con palla in acqua dal tee lo hanno tagliato fuori da un titolo che sembrava davvero alla sua portata.

Nella giornata che ha fatto registrare una buona affluenza e una bellissima cornice al nuovo campo romano, grandi applausi anche per due dei quattro azzurri rimasti in gara, Francesco Laporta ed Edoardo Molinari.

Laporta ha sfiorato addirittura la leadership quando alla buca 12 ha imbucato il terzo birdie consecutivo, portandosi solo al secondo posto a una lunghezza da Højgaard.

Tre bogey tra la 13 e la 15 lo hanno però allontanato dalla testa, ma il pugliese non ha mai mollato mostrando carattere da vendere e chiudendo con due birdie nelle ultime tre buche (16 e 18) per il 68 finale e il -11, 4° in solitaria.

Per Laporta è il miglior risultato in carriera all’Open d’Italia dopo il 7° posto ottenuto due anni fa all’Olgiata.

Grande prestazione anche per Edoardo Molinari, il cui 69 di giornata gli ha regalato il 5° posto, miglior piazzamento anche per lui nella nostra manifestazione in oltre venti apparizioni in carriera.

Guido Migliozzi (72) perde otto posizioni rispetto a sabato e chiude 34°, Francesco Molinari (75) ne perde addirittura 26, per un deludente 52° posto.