Sorprese e grandi conferme nel secondo giro del 78° DS Automobiles Italian Open.

La classifica cortissima vede al comando Min Woo Lee con un totale di -10 (64-68).
Il giovane vincitore dello Scottish Open di luglio continua il suo ottimo stato di forma e domani partirà con due colpi di vantaggio sui suoi diretti inseguitori.

Il percorso del Marco Simone non perdona e nonostante la quasi totale assenza di vento ha messo in difficoltà chi non è risultato preciso con il gioco lungo e penalizzato molto sui green. La difficoltà dei green è ormai nota, oggi i tre putt se si sbaglia il settore di atterraggio della pallina, sono stati all’ordine del giorno.

Non ne ha risentito Johannes Veerman, autore di due giri regolari in 67 (-4), che continua a collezionare ottimi piazzamenti. Veerman esprime un gioco elegante e sicuro. Pochi errori e sbavature ma molta regolarità da tee a green. Partito in sordina sulle prima 9 (le seconde del percorso) ma poi collezionato cinque birdie sulle seconde e un solo bogey.

A condividere la terza piazza con l’americano è Tommy Fleetwood, giocatore che non ha certo bisogno di presentazioni. L’inglese non sbaglia. Famoso per la precisione e il controllo con i ferri, oggi è stato il putt la sua arma vincente.
Terzi sempre a -8 anche Adri Arnaus e Mikko Korhonen.

Giornata difficile sul green invece per Edoardo Molinari. Tantissimi tre putt e colpi lasciati in campo ma un gioco lungo ritrovato che non ha nulla da invidiare a quello del 2010.
Per Dodo nessuna Hole in One oggi, ma un bel sesto posto che lo fa partire in fiducia all’attacco del terzo giro.
Appaiati a -7 anche Daniel Von Tonder, Alexander Levy, Nicolai Hojdegaard ed Henrik Stenson. Lo svedese è concentrato e al termine della giornata poteva tranquillamente essere in testa alla classifica se non fosse  per qualche incidente di troppo  lungo il percorso. Per l’Ice Man dello European Tour un giro pari con il par contrassegnato da quattro birdie, un doppio bogey e due bogey nelle ultime tre buche (Stenson è partito dalla 10).

Deve ritenersi orgoglioso dell’Open d’Italia che sta disputando Francesco Laporta, 11° insieme ad Eddie Pepperell. Per Lapo tre bogey e quattro birdie.

Sono 65 i giocatori che superano il taglio (fermo a pari con il par) di questi quattro italiani.
Dopo Dodo Molinari e Francesco Laporta, rivedremo domani anche Francesco Molinari e Guido Migliozzi. Chicco sta tornando quello che conosciamo. A detta sua qualche insicurezza ancora di troppo sui green e qualche imprecisione dal tee che, in questo campo, penalizza non poco il risultato finale. Per lui la 18esima posizione a -4 (69-69).

Aspettavamo un buon risultato dopo il giro di ieri e infatti è arrivato. Guido Migliozzi consegna un -2 di giornata con quattro birdie e due bogey. Siamo abituati ormai ad assistere a grandi rimonte e colpi spettacolari da Guido e siamo certi che domani questo spettacolo non tarderà ad arrivare.

La seconda giornata del DS Automobiles Italian Open ha consegnato anche diverse delusioni. Primo tra tutti il taglio mancato di Matthew Fitzpatrick che tra tre settimane sarà nel team europeo di Ryder Cup. E ancora il due volte campione major Martin Kaymer, Andy Sullivan e il defending champion Ross McGowan.

Delusione anche per Renato Paratore che qua a Roma non prende il largo peccando soprattutto sul gioco corto, suo cavallo di battaglia. Peccato per il giovane amateur Andrea Romano, fuori di un colpo, esattamente come lo scorso anno.

Out anche gli altri italiani in campo. Nell’armata dei 22 azzurri in campo mancano l’appuntamento con il weekend Nino Bertasio, Stefano Mazzoli, Jacopo Vecchi Fossa, Aron Zemmer, Lorenzo Scalise, Lorenzo Gagli, Enrico Di Nitto, Gregorio De Leo, Federico Maccario, Luca Cianchetti, Andrea Pavan, Tommaso Perrino e gli amateur Celli, Bovari, Buchi e Manzoni.