Con l’arrivo dell’estate, il golfista fortunato avrà la possibilità di gestire le sue vacanze, scegliendo una meta che lo esenterà dall’essere per dieci ore una lucertola sotto il sole in qualche spiaggia, a favore di un giretto in un club limitrofo.

È vero, bisogna sempre trovare il deal con la propria dolce metà, ma il clima di vacanza aiuta il baratto e semplifica le cose.

Ecco quindi, magari in compagnia di altri amici scappati dal calore balneare, il nostro addicted si ritrova sul tee della buca 1.

Emozionato, carico, pronto a sfidare le 18 buche, stimolato anche dal fatto che, molto spesso, un percorso sconosciuto ti fa sentire più impavido e ti crea meno ansie, non sapendo dove si trovano gli ostacoli e le difficoltà.

Giocare su un campo del quale non si sa molto, o comunque poco, è un ottimo banco di prova per vedere quanto il lavoro fatto durante l’inverno abbia messo radici solide.

Provare traiettorie diverse, usare una strategia, anche osare, aiuta la nostra mente e migliora le capacità di reazione di fronte a situazioni impreviste, fuori dalla nostra comfort zone.

Capita, ed è normale, che allenandosi sempre sullo stesso percorso ci sia una sorta di automatismo e spesso non ci si rende conto che si gioca più per preservare che per mettersi in discussione.

Come possono invece i meno fortunati che non avranno quindi la possibilità di esplorare nuovi club durante l’estate a migliorare le proprie capacità di gestione dei colpi cambiando le proprie abitudini di gioco?

Che giochiate in un circolo di 9, 18 o 36 buche queste vi danno la possibilità di variare il percorso più di quanto potreste immaginare.

Farsi un giro giocando dai battitori rossi o addirittura dagli arancioni vi aiuterà a giocare molti colpi sotto i 100 metri e, per chi tira più forte, provare a prendere i par 5 in due colpi.

La scelta di partire dai bianchi o dai neri (i percorsi moderni hanno questa doppia opzione) servirà invece per giocare tanti par 5, e par 4 molto lunghi, ergo molti ibridi-legni 3 e ovviamente tanto gioco corto per recuperare in buche par 4 difficili da raggiungere in regulation.

C’è anche una terza opzione, quella di mixare le prime 2. I 4/6 indicatori di partenza vi danno una grande chance, quella di sentirvi non a casa vostra ma anche di non avere alcuna pressione, perché tanto sapete che le vostre gare del week end si giocheranno sul giro a cui siete abituati.

Se poi, in quel pomeriggio di agosto sarete gli unici a giocare sul vostro campo, inventatevi delle buche completamente nuove. Usate un battitore che vi permetta di giocare su di un altro fairway o su un green diverso. Divertitevi, giocate e osate.