Guido Migliozzi ci spiega come rendere più performante il vostro allenamento tramite alcuni semplici e validi consigli, utili per farsi trovare subito pronti all’avvio della stagione.

A cavallo della fine della scorsa stagione e l’inizio della nuova ho provato a invertire il trend negativo che non mi aveva permesso di qualificarmi per il DP World Tour Championship di Dubai, ripartendo dai fondamentali di questo gioco.

In pratica, ho cambiato il modo di praticare e di allenarmi.

Cambio di caddie e di allenamento per Migliozzi

Questa modifica è coincisa con una decisione importante, quella di cambiare il mio caddie con cui lavoravo ormai dal 2019.

Dall’inizio di dicembre scorso ho iniziato una nuova collaborazione con Pello Iguaran, l’ex storico caddie di Francesco Molinari con cui ha vinto l’Open Championship a Carnoustie nel 2018, e altri prestigiosi titoli quali il Quicken Loans, il BMW PGA Championship e l’Arnold Palmer Invitational.

Con lui abbiamo iniziato a lavorare attraverso obiettivi di performance e di target, sia nel gioco lungo che in quello corto.

I consigli di Guido Migliozzi

Se vi trovate ad esempio a praticare da bordo green, provate a darvi come obiettivo quello di mettere dieci approcci di fila all’interno di un metro di distanza dalla buca. In caso di errore ricominciate tutto da capo.

Questo metodo di allenamento, che funziona anche sul putting green con una distanza che può variare dal metro fino ai tre.

Vi aiuterà a migliorare il vostro gioco sotto pressione, che poi è quello che conta davvero in campo quando avrete lo score in tasca.

Per quanto riguarda il gioco lungo invece, soprattutto in questo periodo dell’anno che si pratica ancora dal tappetino, non serve colpire 10/15 palline con lo stesso bastone.

In campo pratica come in gara

Provate ad alternare ogni volta un ferro con un legno. In questo modo riuscirete a simulare al meglio il gioco in campo, visto che normalmente non vi trovate mai a utilizzare lo stesso ferro per due colpi consecutivi. 

Al contrario, è più facile che vi troviate a tirare prima un driver, poi un ferro intermedio e successivamente un pitch/sand wedge. Lo stesso dovrete fare in campo pratica.

Un altro consiglio utile, che sicuramente vi aiuterà quando sarete in campo, è quello di praticare da differenti lie. 

Dal tappetino è più facile che vi troviate a eseguire buoni colpi con una maggior frequenza, questo perché dopo un po’ che utilizzate lo stesso ferro il colpo diventa sempre più automatico.

Quando vi sarà possibile praticare dall’erba o se il vostro circolo ha dei tappetini inclinati, che simulano varie posizioni (piedi in salita o in discesa), vi consiglio vivamente di praticare questi colpi.

Ne beneficerete senz’altro in campo. 

Sempre in driving range provate a eseguire anche dei colpi con diverse traiettorie, ad esempio cimentatevi nel realizzare un draw, un fade oppure una palla schiacciata.

Questo vi permetterà di uscire dalla vostra ‘comfort zone’ abituale e sentire come lavora il bastone nelle vostre mani.

Anche con questo esercizio datevi sempre dei target e non tirate mai al centro del campo pratica.

Prendete sempre un punto di riferimento, scegliendo dove volete far partire e far atterrare la vostra palla.

I consigli di Migliozzi per una prova campo efficace

Ai giocatori più esperti, che magari si trovano a provare delle situazioni in vista di gare nazionali o giovanili, do un paio di consigli: il primo è quello di provare a visualizzare le varie buche che andrete a giocare il giorno della gara stessa, magari simulando un determinato colpo che andrete a eseguire.

Ogni buca, a seconda della posizione di bandiera e in base alle condizioni atmosferiche in cui si affronta, è sempre diversa.

Durante la vostra prova campo poi, cercate di mettervi in delle situazioni assurde o decisamente complicate che potreste incontrare in gara in caso di colpi decisamente fuori controllo.

Posizionate ad esempio la vostra palla nella parte alta del rough, oppure sotto la sponda di un bunker complicato o ancora con la palla anche in centro al fairway ma con i piedi in salita o in discesa. 

Da quando ha iniziato ad allenarsi con il suo nuovo caddie, Pello, Guido mIgliozzi ha dato molta importanza a questi aspetti durante le sessioni di pratica.

I risultati stanno ancora tardando ad arrivare, a eccezione di due buone prestazioni a inizio anno ottenute nel Dubai Invitational e nell’Hero Dubai Desert Classic, ma resto fiducioso del mio gioco e del percorso che ho intrapreso in questi mesi.

E sono sicuro che, se seguirete i miei consigli, vi toglierete presto anche voi molte soddisfazioni in campo. 

Buon golf dal vostro Migliaus!