L’Olgiata accoglie a braccia aperte tutto il pubblico per il final round del 76esimo Open d’Italia. Roma si presenta ancora una volta con il sole, spiegando a tutti come l’Italia si accogliente per il nostro sport.

Ci sono buone vibrazioni sin dal mattino, sia sugli spalti, dove si aspettano i campioni sia vicino ai giocatori per urlare il proprio tifo.

Fanno pieno di gente Andrea Pavan e Francesco Laporta autori del sogno italiano vivo fino alla fine. Andrea recupera qualche sbavatura con una miriade di birdie, Francesco trasporta tutto il tifo sulla 18. Con il par finale chiude il torneo in settima posizione e sarà il migliore italiano in campo. Una soddisfazione enorme per il suo team e la Puglia che non vede l’ora di vederlo stabile su questo tour.

Le telecamere però tornano ancora sulla 18, Bernd Wiesberger è una macchina perfetta e con il 4 finale segna 16 colpi sotto al par. Si porta in recording area dove attende il verdetto con Fitzpatrick ancora in campo.

Matthew è un agonista, ci prova fino alla fine, fa birdie alla 17 ma sfuma la possibilità del playoff con l’ultimo putt davanti al pubblico.

Vittoria dunque numero 3 per l’Austriaco e seconda alle Rolex Series che lo porta in vetta alla classifica della Race To Dubai.

Festeggiamenti infiniti per un campione che mette la firma d’oro su una stagione da bacheca. Festeggiamenti felici perché l’Open in Italia è cosi, tanto golf ed i sorrisi più sinceri del Tour Europeo.

Alla prossima con quella sensazione che Laporta tornerà per provarci ancora.

 

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