Siamo entrati nel vivo della stagione 2021 e tanti importanti appuntamenti sono ormai dietro l’angolo. Sul PGA Tour, dopo il Valspar Championship attualmente in corso sarà la volta di Wells Fargo e AT&T Byron Nelson prima del torneo clou di maggio, il PGA Championship a Kiawah Island, secndo majoor stagionale.

L’European Tour, dopo il trittico alle Canarie, farà tappa a metà maggio al The Belfry per il British Masters, gara vinta lo scorso anno a luglio da Renato Paratore, l’ultimo successo azzurro sul massimo circuito continetale.

Pochi spostamenti tra i Top Ten, con Dustin Johnson saldamente numero uno, posizione che occupa ormai da 127 settimane. DJ è tra i soli quattro giocatori che possono vantare più di 100 settimane in carriera in vetta al World Ranking dalla sua creazione, il 1986.

Inutile dire che il primo è Tiger Woods, con un totale che sembra irraggiungibile per chiunque, 683 settimane da numero uno. Greg Norman è secondo con 331, poi DJ e infine Rory McIlroy, che è stato sul tetto del mondo per 106 settimane.

Salgono Xander Schauffele e Bryson DeChambeau, rispettivamente al 4° e 5° posto ai danni di Collin Morikawa che perde due posizioni dall’ultima settimana (6°).

Rientra tra i Top 10 Brooks Koepka, che numero 1 è stato per 47 settimane, attuale 10°, facendo scalare Patrick Cantlay di una posizione. Il campione Masters Hideki Matsuyama resta 14°, mentre sale di una posizione Daniel Berger (16°) ai danni di Matthew Fitzpatrick.

Spicca il dominio a stelle e striscie nella parte alta della classifica: tra i primi dieci sono ben otto gli americani (più uno spagnolo, Jon Rahm, 2°, e un inglese, Tyrrell Hatton, 8°), tra i Top 20 sono invece 12 gli statunitensi.

Will Zalatoris, nuovo astro nascente del golf e runner up ad Augusta è al 28° posto. Tra gli incrementi più significativi da inizio anno spiccano quelli di Max Homa, da numero 100 a 41, e soprattutto quello di Stewart Cink, che a 47 anni è tornato tra i primi 50 del mondo (43°) dopo dieci anni. Alla fine del 2020 occupava la 138esima piazza.

Jordan Spieth, arrivato al bordo dei Top 100 a fine 2020 (82°), è tornato tra i Top 50 (30°) e soprattutto a mostrare il gioco con cui ha vinto tre major in due stagioni, risollevando un trofeo, quello del Valero Texas Open, a distanza di quattro anni dall’ultimo, l’Open Championship a Royal Birkdale.

Tra i grandi nomi usciti dai primi 100 ci sono Rickie Fowler, attuale numero 111, Alex Noren (107), Phil Mickelson (113) e Henrik Stenson (116), vincitore a Troon nel 2016 dell’Open Championship.

Capitolo Italia: fermo alla partecipazione al Masters a inizio aprile, Francesco Molinari ha perso ancora posizioni e ora occupa la 122esima. Ha guadagnato invece 4 posizioni Renato Paratore (dal 166 a 162) e sei Guido Migliozzi (da 185 a 179). Francesco Laporta è il quarto azzurro per World Ranking, 218°, Nino Bertasio è 316° e Andrea Pavan 323°, con Lorenzo Gagli settimo italiano al mondo al 402° posto. Salgono infine le quotazioni di Jacopo Vecchi Fossa e di Matteo Manassero, grazie alle loro ottime prestazioni sull’Alps Tour. Vecchi Fossa con il secondo titolo al Miglianico in due settimane è passato da 838° a 572°, Matteo Manassero continua la sua scalata del World Ranking e ora è 574°, dopo che aveva chiuso il 2020 al 916° posto.