Viktor Hovland è il nuovo nome del firmamento golfistico. Giovane, sempre sorridente e dal talento sconfinato. In poco più di tre anni ha scalato la classifica mondiale piazzandosi all’11° posto del World Ranking. Solo per intenderci, dopo di lui ci sono nomi come Rory McIlroy, primo tra tutti, Tony Finau, Patrick Cantlay e Hideki Matsuyama (fresco campione Masters).

La fama di Hovland arriva da lontano

Atleta della Oklahoma State University per i cui colori ha giocato negli anni del college, Hovland ha vinto nel 2018 lo U.S. Amateur Championship proprio a Pebble Beach, ottenendo un invito a partecipare al Masters e allo U.S. Open nel 2019.

Ad Augusta ha chiuso al 32° posto con -3, risultato che gli ha consentito di diventare il numero 1 del World Amateur Ranking. Terminando poi quale miglior dilettante anche lo U.S. Open, Hovland è diventato il primo amateur negli ultimi 20 anni ha riuscire nell’impresa nei due major in questione.

La carriera dilettantistica di Viktor Hovland è culminata con il Ben Hogan Award 2019, titolo assegnatogli quale miglior giocatore di college degli Stati Uniti. Ha vinto tre tornei del circuito dei college americani e ha ottenuto una media score annuale di 68,59.
Con la Oklahoma State ha inoltre vinto il titolo NCAA Championship 2018.

Alla Oklahoma State University diventa compagno di banco ed amico di un altro giocatore dallo swing molto strano, ma straordinariamente potente ed efficace: Matthew Wolff che nel 2019 mette a segno la sua prima vittoria nel 3M Open.

Passa professionista nel 2019 e i segnali dell’incredibile talento del norvegese c’erano tutti.
Negli ultimi 13 giri del 2019 tiene una media score di 66.4. La media del drive è intorno alle 300 yards con il 75% di fairway presi. Un bombardiere dalla precisione chirurgica.

Nel 2020 arrivano le vittorie a suggellare quello che era già sotto gli occhi di tutti.
Prima il Puerto Rico Open e poi il Mayakoba Golf Classic. Il 23enne norvegese diventa così il quinto giocatore europeo dal 1945 a guadagnare più titoli sul PGA TOUR prima di compiere 24 anni. L’elenco comprende i nomi di Rory McIlroy, Seve Ballesteros, Sergio Garcia e Jon Rahm.

Sorriso vincente

Ma l’aspetto che forse colpisce di più è il suo atteggiamento in campo. Il 24enne ha sempre il sorriso sulle labbra e anche nei momenti di massima tensione riesce sempre a regalare un sorriso al suo caddie, alle telecamere e al pubblico che lo segue.
Un modello da seguire per tutti i giovani che si vogliono avvicinare a questo sport, un esempio di umiltà e caparbietà. Un vero trionfo, quello di Hovland, da dedicare a tutta la Norvegia, impazzita di gioia per l’affermazione del suo campione. Prossimo obiettivo: le Olimpiadi di Tokyo e la Ryder Cup nel Wisconsin. In America sarà il primo norvegese a partecipare alla sfida biennale Europa-Stati Uniti.