Settimana scorsa avevamo ‘chiamato’ i nostri portacolori sull’European Tour a un’inversione di tendenza, a una reazione sul campo dopo una prima parte di stagione francamente al di sotto delle aspettative. Il talento non mancava di certo agli azzurri sul Tour, le qualità per tornare a lottare per le posizioni alte della classifica nemmeno.

Al British Masters è finalmente arrivata la svolta, con un’ottima prova di molti degli azzurri impegnati all’Hillside Golf Club di Southport, campo a pochi passi dal Royal Birkdale dove nel 2017 Jordan Spieth vinse, grazie a un finale passato alla storia, l’Open Championship.

L’aria britannica ha portato una ventata di freschezza nel clan azzurro, che finalmente è tornata a mostrare il suo potenziale e a farlo nel momento in cui la stagione europea entra praticamente nel vivo.

Paratore torna protagonista

Complimenti di rito al 23enne svedese Marcus Kinhult, alla sua prima affermazione sul principale tour continentale, che grazie ai due birdie finali ha messo in fila lo scozzese Robert MacIntyre e gli inglesi Eddie Pepperell, campione uscente, e Matt Wallace.

Kinhult a parte, è stato però anche il torneo della rinascita ad alti livelli di Renato Paratore, che ha portato a casa grazie a un fantastico 66 nell’ultimo giro un meritatissimo ottavo posto finale, per un Top 10 che restituisce entusiasmo e positività al romano per affrontare al meglio il resto della stagione europea.

Gli oltre 66mila euro intascati e i relativi 81.47 punti hanno fatto fare a Paratore un balzo in avanti notevole nella Race to Dubai, rientrando tra i primi 100 (99° con 212.4 punti). L’azzurro non otteneva un Top 10 sul circuito dal 29 luglio dello scorso anno, in cui sfiorò addirittura il titolo nel Porsche European Open, finendo secondo alle spalle del solo Richard McEvoy.

Inversione di tendenza anche nel World Ranking in cui, grazie al risultato conseguito, Paratore scala 21 posizioni, passando dal numero 342 al 321.

Anche Pavan e Bertasio in alto

Ottime prestazioni anche per Andrea Pavan e Nino Bertasio, capaci di recuperare nelle 18 buche finali portandosi anche loro nella prima metà della classifica finale: Pavan, grazie al 15° posto, ha ottenuto 44.553 euro e 54.51 punti e ora occupa il 108° posto nella Race to Dubai.

Movimento in positivo anche nel World Ranking per il romano, che passa dal 124° al 122° posto, primo azzurro in classifica dopo Francesco Molinari, sempre stabile al 7° posto.

Bella reazione anche da parte di Nino Bertasio, che ha saputo superare brillantemente i dolori alla schiena che lo avevano costretto al ritiro la settimana scorsa nel Volvo China Open. Ha chiuso 23° con -8, è ora 123° nella Race to Dubai e ha recuperato anche lui 18 posizioni nel World Ranking, invertendo la tendenza negativa.

Segnali positivi importanti anche da parte di Edoardo Molinari, 30° con -6, e Guido Migliozzi, 35° con -5 e ottimo 46° nella Race to Dubai, mentre Lorenzo Gagli ha chiuso nelle parti basse della classifica, 75° con +3, a causa di due giri finali sopra par, ma comunque soddisfatto per aver finalmente passato il suo quarto taglio stagionale.