Con un magnifico giro in 66 colpi (6 sotto par), Lee Westwood (-9 sui due giorni) prende il comando al giro di boa di The Players. A un solo colpo (-8) un altro europeo, Matthew Fitzpatrick, autore di un 68, identico a quello del primo turno. Continua il grande spolvero del Vecchio Continente con il terzo posto di Sergio Garcia, leader dopo 18 buche, che chiude in par e mantiene inalterato il suo splendido -7 di apertura. A pari merito con lui l’americano Chris Kirk, miglior score di giornata, con un altro -7.

Non ce l’ha fatta a restare in gara Francesco Molinari. Penalizzato dal +4 del turno di giovedì, era riuscito a infilare una buona sequenza di buche iniziali. Nelle prime sette ha raccolto tre birdie, che hanno dato l’illusione di una possibile rimonta. Nel resto del giro, sono però arrivati tre bogey, che l’hanno riportato in par di giornata. Ininfluente perciò il birdie finale, per un +3 sui due giorni che l’ha lasciato lontano dal taglio, caduto in par.

Un altro torneo poco gratificante per Chicco. Dopo i tre top ten nelle prime quattro gare disputate nella stagione 2020/21, la scorsa settimana c’era stato il taglio subito all’Arnold Palmer Invitational. Con meno di un mese dall’appuntamento con il primo major dell’anno, possiamo solo sperare che si tratti solo di un calo di forma transitorio e che l’8 aprile, ad Augusta, rivedremo un Molinari da prime posizioni.

Il grande e inossidabile Lee Westwood merita senz’altro uno scrosciante applauso. Dopo l’eccezionale posto d’onore all’Arnold Palmer, un solo colpo dietro il vincitore DeChambeau, Westy si sta ripetendo anche a The Players. Il suo è stato un giro da manuale. Sei birdie e nessun bogey, ma quello che ha impressionato di più è stata la sua sicurezza. Con un putter caldissimo (di solito il suo tallone d’Achille) ha recuperato sempre anche le situazioni più difficili. E quando il drive dava qualche problema, il secondo colpo è stato quasi sempre ideale per toglierlo dai guai.

Discorso simile anche per Matthew Fitzpatrick, a ogni uscita più maturo e conscio dei suoi notevoli mezzi. E l’altra grande notizia rimane quella di un recuperato Sergio Garcia. Vuoi vedere che, con la Ryder Cup all’orizzonte, la Vecchia Europa riuscirà a cavare qualche coniglio dal cilindro?

Scorrendo la classifica a metà gara troviamo Bryson DeChambeau quinto (-6) in compagnia di un sorprendente Denny McCarthy, di Brian Harman, Charley Hoffman, del 24enne americano di origine asiatica Doug Ghim e del sudcoreano Sungjae Im. 14mi Jon Rahm e Paul Casey, 18° Jason Day, 22mi Patrick Reed e Justin Thomas, 22° Dustin Johnson.

Sono usciti al taglio Tyrrell Hatton, Tommy Fleetwood, Viktor Hovland, Tony Finau, Xander Schauffele, Patrick Cantlay, Rickie Fowler e un irriconoscibile Rory McIlroy. Dopo il +7 di ieri, ancora un giro sopra par (+3) per un desolante +10 che gli consegna un piazzamento attorno alla 140a posizione.

Per problemi di oscurità, non tutti hanno concluso il secondo giro. Si tratta però solo di una quindicina di concorrenti, tutti da metà classifica in giù, e quindi ininfluenti per la corsa al titolo. The Players distribuisce il montepremi record di 15 milioni di dollari, di cui 2,7 andranno al vincitore.