Scottie Scheffler è a oggi il giocatore più forte del mondo, titolo guadagnato con il WGC-Dell Technologies Match Play a marzo e campione Masters ad aprile.

Nato a Ridjewood in New Jersey ma cresciuto a Dallas, ha 26 anni e una storia da ragazzo normale, non un predestinato o un bambino prodigio come Tiger Woods o Rory McIlroy. Scottie è il classico bravo ragazzo della porta accanto, quello che ogni giorno incontri al rientro a casa, alunno modello al college, di buona famiglia e con una vita tranquilla.

Anche in campo mantiene un profilo basso, ha sicuramente un ottimo gioco corto ma senza grandi effetti spettacolari, come al contrario succede per Rory.

Da meteora a fenomeno del golf

Dal cuore texano e laureato in finanza alla Texas University, è entrato nel PGA Tour dal 2020 ma già nel 2018 giocava ad alti livelli, anno in cui è diventato professionista. Gigante fuori e dentro al campo, ha cominciato a farsi conoscere lo scorso settembre dal grande pubblico alla Ryder Cup in Wisconsin, quando ha letteralmente asfaltato nel singolo Jon Rahm, allora numero 1 del mondo.

Nel 2020 durante il secondo giro del Northern Trust ha chiuso un giro in 59 colpi, impresa riuscita prima a pochi eletti nella storia del golf. Sempre in quell’anno, ha terminato al quarto posto il PGA Championship, poi, nel 2021, ha ottenuto tre top 10 in altrettanti major.

Ma le fortune di quest’anno sono arrivate tutte insieme, di colpo: esattamente sono iniziate il 13 febbraio con la vittoria nel Phoenix Open, per poi seguire con l’Arnold Palmer, il WGC-Dell Technologies Match Play e, a coronare, il Masters.

Un ragazzo d’altri tempi

Una di quelle famiglie d’altri tempi quella del gigante 26enne; durante la sua infanzia il papà Scott si occupava della famiglia e della casa mentre era la mamma, Diane, ad avere il lavoro più redditizio. 

Scottie ha tre sorelle, tutte quante giocatrici e fedeli accompagnatrici del fratellone negli anni in cui era junior, facendogli da caddie senza perderlo di vista. 

È sposato dal 2020 con Meredith che da dietro le corde lo assiste sempre con dolcezza e che conosce sin dai tempi del liceo di Highgland Park a Dallas. I due sono fidanzati da quell’epoca e non si sono mai lasciati, oltre che marito e moglie sono migliori amici.

La religione è per il texano di quasi due metri il faro che illumina il percorso della sua vita, nonché quello del golf. Scheffler sostiene che giocare sia un modo per glorificare Dio e che nella sua vita tutto dipende dalla fede, il suo libro preferito è la Bibbia.

Un ragazzo perfetto che non gioca ai videogame, guarda poco la tivù e ama ascoltare la musica country e il vecchio rock, il suo idolo è Bruce Springsteen. Tra gli hobby di Scottie c’è il basket, sport che pratica nel tempo libero, e il ping-pong. Il suo atleta preferito è Michael Jordan: tutto ricrea perfettamente il classico cliché del bravo ragazzo, senza punti oscuri a macchiare la sua immagine limpida.

Scheffler non parla lingue straniere, ha timore dell’altezza e non ama il caffè, ed è inoltre un grande abitudinario, basti pensare che va dalla stessa parrucchiera da quando aveva otto anni e si fida solamente di lei.

I suoi guadagni in questa sola annata sono stati stellari: vincendo la Giacca Verde si è portato a casa 2,7 milioni di dollari, con le precedenti vittorie dell’anno corrente ne ha guadagnati oltre 10 e se si sommano tutte quelli della carriera arriviamo oltre i 15.

Chissà se tutta questa fortuna raggiunta in così poco tempo riuscirà a cambiarlo o se resterà, come sostiene tutta la sua famiglia, un gigante gentile, umile e dal cuore buono.