Alla seconda buca di playoff, lo svedese Rikard Kalberg batte il superfavorito del torneo al Golf Club Milano, il tedesco Martin Kaymer.

Per Kalberg, prima vittoria di rilievo, maturata grazie a un torneo molto regolare, ma aiutata senz’altro da Martin Kaymer, che a metà dell’ultimo giro aveva addirittura tre colpi di vantaggio su tutti gli avversari.

E mentre il tedesco perdeva due colpi sulle seconde nove (tre bogey e un birdie), il 29enne di Göteborg infilava quattro birdie che lo portavano al playoff (giocato sulla 18, par 4).

Pareggiata la prima buca, Kaymer sbagliava nella seconda il putt per il 3, che invece riusciva a Kalberg, proclamandolo così vincitore dell’Open d’Italia numero 72.

Alle loro spalle ben sette giocatori a un solo colpo (-18), situazione che aveva fatto ipotizzare anche un affollatissimo playoff addirittura con nove giocatori coinvolti.

Fra questi, il nome di maggior spicco è quello dell’inglese Danny Willett, autore di un eccellente finale, ma da sottolineare anche l’astro nascente britannico, il 21enne Mattew Fitzpatrick, e il suo coetaneo svedese Joakim Lagergren (autore oggi del migliore score del torneo con 63, come il belga Colsaert nel giro di apertura).

Migliore italiano Lorenzo Scalise (per l’articolo a lui dedicato clicca qui), finito 11° a -16, mentre Francesco Molinari ha chiuso al 20° posto (-14).

Questi i piazzamenti degli altri azzurri che hanno superato il taglio: 33° Andrea Perrino, 44° Marco Crespi, 65.i Edoardo Molinari e il dilettante Stefano Mazzoli, 71° Lorenzo Gagli.

Oltre ai complimenti alla Federgolf e a tutto lo staff organizzativo guidato da Alessandro Rogato e Barbara Zonchello per una delle più belle edizioni dell’Open d’Italia, piccola annotazione sul vincitore.

Sul sito dell’European Tour non si hanno notizie dei risultati  di Rikard Kalberg precedenti alla stagione in corso (per lui migliore piazzamento un nono posto all’European Omega Masters di Crans Montana) e nessuna fotografia su Getty Images, la più famosa e fornita banca d’immagini del mondo, da cui noi attingiamo per Golf & Turismo, dalla rivista al sito e alla pagina Facebook.