Il vincitore del 105° PGA Championship è stato Brooks Koepka, ma il vero protagonista e uomo copertina di questo secondo major dell’anno è stato senza ombra di dubbio il club pro Michael Block.

Block, originario di Reno nel Nevada, è un maestro dell’Arroyo Trabuco Golf Club di Mission Viejo, in California, che dopo essere passato dalle trafile delle qualifiche che lo hanno portato fino a Oak Hill, grazie al torneo della vita, è riuscito a posizionarsi al 15esimo posto e fatto innamorare migliaia di spettatori sugli spalti e i tantissimi appassionati che hanno seguito le sue incredibili gesta davanti al televisore, facendolo diventare un vero eroe popolare.

Le immagini di Block e di quello che ha fatto soprattutto in occasione del quarto e ultimo giro a Rochester hanno fatto letteralmente il giro del mondo, con i social che hanno proposto e riproposto i suoi colpi memorabili.

Hole in One e Up & Down

Uno su tutti l’incredibile hole in one effettuata da Block al par 3 della 15. Un momento che rimarrà per sempre impresso nella mente di tutti gli amanti di questo sport, non solo per il gesto tecnico in sè che ha comunque qualcosa di magico, visto che la sua palla è finita di volo dentro la buca, ma soprattutto dall’incredulità sul volto del protagonista, che solo dopo che McIlroy gli ha confermato l’avvenuta hole in one, si è lasciato andare in un abbraccio toccante con il suo compagno di gioco, realizzando ciò che aveva fatto.

Ma Block non si è fermato solo a questo, infatti dopo il par della 17 e con un punteggio parziale di +1, gli sarebbe servito un altro par all’ultima buca per assicurarsi l’invito a partecipare al prossimo PGA Championship 2024.

A quel punto, dopo che il suo secondo colpo finiva di molto a sinistra dell’ultimo green, con la folla che si accalcava vicino alla sua palla per non perdersi nemmeno un istante di quello che sarebbe passato alla storia per un momento indimenticabile di questo PGA Championship, Block realizzava il più bello degli up & down della sua vita, mandando in visibilio i tantissimi spettatori presenti.

Le dichiarazioni di Block

“Sulla hole in one non me ne ero nemmeno accorto, ero contento per come avevo tirato il mio ferro 7, ma dopo il boato del pubblico e l’abbraccio di Rory che mi faceva i complimenti, ho finalmente realizzato quello che avevo fatto. Mi chiedete dei soldi, si è vero sono tanti, ma sinceramente non ci avevo ancora pensato e non sapevo quanto avessi realmente vinto, come non sapevo in quale posizione del leaderboard mi trovassi al momento dell’approccio e putt alla 18. Sono davvero molto contento e non vedo l’ora di godermi questo momento con la mia famiglia”.

Le dichiarazioni della moglie Val

Val è un’argentina che ha conosciuto Block tramite un amico comune a Laguna Beach nei primi anni 2000. Si è innamorata all’istante di suo marito e non è mai più tornata in Argentina.

“Che dire? Vedevo la palla salire, andare a destra e poi dritta in buca. Tutto il mio corpo tremava e mi tremavano i capelli. Wow. Irreale. Irreale. Non potevo nemmeno sognare una cosa del genere”. Sono così orgogliosa di lui. Wow, Wow”.

Curiosità e numeri

Per Block si trattava del settimo major, il quinto PGA Championship, a cui ha partecipato in carriera, ma fino a questa settimana non aveva ancora superato un taglio in un major, dove l’ultimo taglio del club pro risaliva al 2015 nel Barbasol Championship.

Ha intascato 288.333 dollari, che equivalgono a 2307 lezioni nel suo circolo in California, superando di gran lunga la sua più alta vincita mai ottenuta di 75.000 dollari al PGA Club Professional National Championship del 2014.

Grazie a questo risultato (70,70,70, 71; +1) Michael Block termina in 15esima posizione, regalandosi così la partecipazione alla prossima edizione del PGA Championship 2024.

American dream

La storia di Michael Block rappresenta in pieno il sogno americano, il vero “american dream” a cui tanti di noi aspirano, un messaggio positivo, di speranza, che ci fa capire, come non bisogna mai darsi per vinti, senza mai abbandonare i propri sogni, cercando di ottenerli giorno dopo giorno, con il duro lavoro, perché se uno ci crede realmente, è possibile che il sogno si realizzi.

Why Not?

“Stiamo ancora assimilando il tutto”, ha detto Lazare. “È incredibile. Tutti i 28.000 professionisti della PGA erano seduti a casa a fare il tifo per lui. È incredibile che tutto questo si sia realizzato. Ci dà molta speranza e molti lo ammirano, me compreso”.

“Questa settimana è stata assolutamente un sogno”, ha dichiarato Block, che ieri ha scoperto di aver ottenuto l’esenzione per il Charles Schwab Challenge di questa settimana, tappa del PGA Tour a Fort Worth, in Texas, e per il RBC Canadian Open del mese prossimo. “Non sapevo che sarebbe successo, ma sapevo che se avessi giocato bene avrei potuto farcela. L’ho sempre saputo”.

“Ha finito per firmare autografi per mezz’ora”, ha detto Jackson, un caddie del Pebble Beach Golf Links, amico di Block da più di dieci anni. “Alla fine abbiamo dovuto tirarlo fuori da lì. Tutti sapevano chi era”.

Questo spiega forse anche perché Block ha da tempo scritto “Why Not?” sulla sua pallina da golf, cosa che ha fatto da quando ha avuto uno scambio di battute con il suo caddie mentre misurava un putt da 22 piedi per vincere un playoff per accedere agli U.S. Open del 2007 a Oakmont.

Come ha raccontato Block durante un campionato nazionale PGA Professional di alcuni anni fa, il suo caddie gli disse: “Se fai questo putt, siamo nell’Open”. Block ha ricordato di aver detto tra sé e sé “Perché no?” e ha realizzato il putt per vincere il playoff e guadagnarsi un posto nel field.

Quell’anno Block aveva girato 77-79 e ha mancato il taglio, ma questa settimana a Oak Hill si è rifatto ottenendo il miglior piazzamento di un professionista di club nel PGA Championship in più di 30 anni di storia.