Gli esseri umani sono animali sociali, amano gli altri.
La famiglia e gli amici sono ciò che rende la vita speciale.

Il golf, invece, è spesso considerato lo sport solitario per eccellenza: un individuo solo contro il campo. Vincere o perdere dipende totalmente dal giocatore e da nessun altro. Tuttavia, gran parte della gioia e dell’attrattiva di questo sport sembra derivare dalle amicizie che si sviluppano giocando a golf. Pochi di noi giocherebbero molto a golf se dovessero giocare sempre da soli. “Senza amici nessuno sceglierebbe di vivere anche se possedesse tutti gli altri beni.” Ci ricorda Aristotele.

Ma perché il golf è così adatto a favorire le amicizie?

Da buon filosofo risponderò a questa domanda con un’altra domanda: cos’è l’amicizia?

Una definizione di amicizia che mette assieme le molte idee sul tema a partire dal concetto di philia dell’antichità greca potrebbe essere: “È una relazione distintamente personale fondata su una preoccupazione da parte di ciascun amico per il bene e il benessere dell’altro, che implica un certo grado di intimità.”

La domanda successiva è: cosa trasforma una conoscenza occasionale in una solida amicizia che vada al di là di quelle che Aristotele chiamava ‘amicizia di piacere’, quando cioè due persone si impegnano insieme comunemente e regolarmente solo in un’attività piacevole, quale ad esempio giocare a golf?

Il filosofo Laurence Thomas nel suo saggio Friendship, suggerisce che ci siano tre caratteristiche delle amicizie:

1) l’amicizia comporta una scelta;
2) gli amici sono su un piano di parità;
3) l’amicizia comporta fiducia reciproca.

Ritengo che queste tre caratteristiche spieghino bene perché il campo da golf è il luogo ideale per stringere amicizie.

1) l’amicizia comporta una scelta e, aggiungo io, una scelta reciproca: non esiste amicizia non corrisposta, se non c’è corresponsione non è amicizia, punto. La scelta come è ovvio è strettamente legata al grado di libertà e in un certo senso anche al caso: là dove i rapporti sono obbligati è difficile che nasca l’amicizia. Sul campo da golf, invece, vi sono molte occasioni nelle quali si viene associati a degli sconosciuti, ad esempio nella formazione dei flight per una partita. Nel golf, quindi, abbiamo molte più nuove conoscenze tra le quali scegliere che non nelle altre situazioni di vita. Nel golf, inoltre, si passa molto tempo assieme ‘senza far nulla’: in attesa che la partita precedente liberi il campo, sul green, mentre si cammina tra un colpo e l’altro. Tempo che spesso viene riempito parlando, conoscendosi e condividendo cose. Insomma, c’è molto tempo per scoprire se ci sono affinità e potersi scegliere. Quindi il golf offre molte occasioni e molto tempo per approfondire la conoscenza. Ottimo!

2) gli amici sono su un piano di parità. Come detto una condizione necessaria dell’amicizia, è che gli amici si prendono cura l’uno dell’altro e lo fanno per il bene reciproco. Se gli amici non sono sullo stesso piano, il partner inferiore in un’amicizia ineguale non può mai restituire equamente i benefici che riceve e il rapporto si trasformerà da amicizia a dipendenza come osserva Arsitotele nell’Etica nicomachea. L’eguaglianza, per definizione, è la caratteristica essenziale del golf come ho osservato in uno dei miei precedenti articoli. Attraverso il sistema degli handicap e dei diversi tee di partenza tutti giocano, almeno in linea di principio, sullo stesso piano. Perciò i meccanismi di correzione del golf, oltre che permetterci di giocare con tutti, sono anche dei potenti volani per la nascita di amicizie durature.

3) l’amicizia comporta fiducia reciproca. Gli amici condividono informazioni personali perché confidano che l’altra persona le manterrà segrete. Gli amici sono spinti dal desiderio di aiutarsi l’un l’altro e confidano nel fatto che anche l’altro sarà lì a prestare orecchio o mano nel momento del bisogno. Gli amici che mentono o non si fanno vedere nei momenti di bisogno finiscono per non essere amici. Un amico è una persona affidabile. Il gioco del golf favorisce la fiducia reciproca dal momento che i giocatori sono tenuti a chiamare le proprie penalità, ogni giocatore deve avere fiducia che l’altro sia onesto e sincero. Un’ulteriore fiducia è necessaria perché i punteggi sono tenuti dai compagni di gioco e non dagli ufficiali di gara. Questo spiega perché il golf è ottimo per promuovere una stretta amicizia: se un giocatore è onesto sul campo, è probabile che lo sarà anche negli altri ambiti della vita.

Se volete approfondire i temi trattati potete scrivermi a: stefano@stefanoscolari.it