Il concetto è chiaro e lo dice lui stesso alla vigilia dell’Open d’Italia, torneo che ha gà vinto due volte in passato. “Non sono quello del 2018 ma quello del 2023”. Francesco Molinari si è presentato davanti alla stampa commentando il suo momento di forma e parlando degli obiettivi nel breve periodo.

“Ho deciso di prendermi una pausa dopo l’Open Championship – ha detto – anche se potevo entrare nel primo torneo dei Playoff della FedEx Cup. Avevo bisogno di continuare sulla strada intrapresa con Sandro Donati, che mi segue da un po’ di tempo ed è stato al fianco di molti sportivi ottimizzandone la metodologia di allenamento. Anche a me piaceva il Chicco del 2018 ma nessuno può fermare il tempo e tornare indietro, bisogna sempre guardare avanti e io sono concentrato su quello che è Francesco Molinari oggi e soprattutto quello che vuole essere domani. L’obiettivo è quello di qualificarmi per la Ryder a Roma.

Una programmazione quindi quella del numero uno azzurro che sarà focalizzata per conquistare un posto nella squadra europea al Marco Simone tra dodici mesi.

“Giocherò dopo l’Open d’Italia l’Alfred Dunhill Links in Scozia e poi tre tornei da ottobre a Natale in America. Per il 2023 devo ancora decidere i miei programmi, spero di esserci a maggio per l’80° Open d’Italia ma non ne sono ancora sicuro. Tutto comunque sarà finalizzato per avere le maggiori chance di qualificarmi per la Ryder”.

Al Marco Simone Chicco arriva in forma e con ottime possibilità di fare bene, sognando il terzo titolo di casa dopo i successi del 2006 e 2016.

“Ho ottime sensazioni, sono tornato a tirare colpi precisi e i risultati del lavoro svolto negli ultimi mesi inizia a vedersi. Ovvio che le parole di Luke Donald mi fanno piacere ma ora tocca a me ritrovare continuità ad alti livelli”

Impossibile non parlare della querelle LIV/PGA Tour. “Ogni giocatore ha motivazioni personali diverse. È chiaro che non siamo tutti uguali e alcuni miei colleghi hanno optato per scelte diverse in questa fase delle loro carriere. Non credo che la Ryder Cup perda valore nel caso non ci siano determinati giocatori, è un evento che va ben oltre i singoli protagonisti sotto ogni punto di vista. Certo, quanto successo con Stenson è stato spiacevole ma ora abbiamo un ottimo capitano in Luke Donald e guardiamo avanti. Sono certo che tra un anno, quando inizierà la Ryder, l’attenzione sarà tutta rivolta all’evento e non alle polemiche tra LIV e PGA”.

Prima la Ryder nel 2023 e poi, dietro l’angolo, le Olimpiadi di Parigi nel 2024, evento a cui Molinari ha dovuto rinunciare sia nel 2018 a Rio de Janeiro che nel 2021 a Tokyo.

“Ora l’obiettivo numero uno è la Ryder ma non nascondo che mi piacerebbe partecipare alle Olimpiadi di Parigi, è un’esperienza che ho voglia di fare su un campo che mi piace e di cui ho grandi ricordi”.