Se un tempo la passione per il golf passava di generazione in generazione, ora molti volti nuovi si approcciano al nostro sport perché “contaminati” dal mondo dei social network. È proprio qui che diversi talenti vengono a contatto con la pallina a fossette, incuriositi dai contenuti che trovano in rete.

Oltre alle numerose aziende di settore che hanno iniziato a fare delle piattaforme digitali il luogo attraverso il quale fare pubblicità, tantissimi personaggi, famosi e meno, si sono lanciati nella promozione del nostro sport, con grandi risultati. Partendo dal modello italiano Mariano Di Vaio, i tanti calciatori come Alessandro Del Piero, passando per i veri professionisti del mestiere come lo youtuber e professionista inglese Rick Shiels o la famosissima Paige Spiranac per l’universo femminile.

La figura del momento

Potremmo descriverla con una gran quantità di quelle che ora, in gergo tecnico, vengono definite “job title”. Creatrice di contenuti golfistici, golf ambassador, autrice di libri per bambini e youtuber. Il fenomeno Mia Baker ha conquistato il web e il mondo dei social, diventando una figura di spicco per il nostro sport nell’universo IG, e non solo.

Quando la giovane londinese ha preso in mano un ferro per la prima volta alla fine del 2019, non aveva idea del successo che l’attendeva. 

Cresciuta con un padre e-gamer professionista, la Baker amava lo sport sin da bambina. Oggi, la giovane golf influencer ha accumulato quasi 170.000 follower su Instagram, ha firmato importanti collaborazioni con le principali case sportive, ospita eventi per costruire comunità di golfiste e ha pubblicato un libro per bambini sul nostro sport.

Da quanto tempo giochi a golf e perché hai deciso di iniziare?

“Gioco a golf da circa tre anni. Sono stata introdotta da un amico di famiglia che mi ha invitato a fare una passeggiata in un bellissimo campo. Tuttavia, il motivo per cui ho deciso di lavorare nel golf è una missione, dovuta al numero di ostacoli all’ingresso come donna, uno dei quali l’impossibilità di acquistare abbigliamento o scarpe da golf da donna. Recandomi nel mio pro-shop di fiducia (American Golf – la principale catena di negozi di golf nel Regno Unito) quando iniziai a giocare non c’era un solo modello femminile. Fu in quel momento che decisi di dover fare qualcosa di significativo: riuscire a tutti i costi a mettermi in contatto con il CEO della catena di abbigliamento e, dopo alcune ricerche su LinkedIn, riuscii a parlare con il dirigente direttamente al telefono, offrendogli la sua prima consulenza digitale”.

Qual è stato il processo di avvicinamento al golf?

“Il 2020 è stato l’anno della svolta, segnato da momenti difficili nel mio privato e dalla scelta di abbandonare il lavoro per dedicarmi esclusivamente alla pallina bianca. Il golf sembrava essere l’unico rimedio al dolore per la perdita di mia nonna, l’unica cosa che mi impediva di pensare ad altro e vorrei che lo stesso possa avvenire per gli altri”.

Raccontaci in che modo utilizzi i canali digitali.

“Su YouTube racconto contenuti più lunghi, come gare con celebrità e atleti, oltre a tenere le persone aggiornate sul mio gioco. Su Instagram condivido gran parte della mia vita, attraverso post, pillole e stories del mio quotidiano, sentendomi più vicina ai miei follower. Il mio podcast mi consente di avere conversazioni più profonde con gli utenti, in modo che chiunque ascolti possa avere una visione reale del mio vissuto”.

Com’è nata la connessione tra golf e social media?

“Nel 2020 è stato difficile trovare qualcuno sui social media che mi ispirasse davvero come golfista principiante. Tutti online sembravano dei professionisti – e ovviamente io no…! Quindi ho deciso di lanciare io stessa una tendenza, impersonificando il tipo di persona che stavo cercando. Ho creato l’account Instagram per essere il tipo di modello a cui ispirarmi”. 

Pensi che i social network siano utili per promuovere il golf?

“I social network sono fantastici per il golf: tengono aggiornati, ispirano le persone a riprenderlo, a giocare per la prima volta o innamorarsene nuovamente. Tutti hanno bisogno di ispirazione nella vita e i social network sono un ottimo modo per farlo. Soprattutto se trovi una persona o una personalità che ti piace e in cui ti riconosci!”

Sappiamo che organizzi spesso interviste: quale giocatore ti ha colpito di più e perché?

La mia migliore amica, giocatrice sul LET, Olivia Cowan, mi impressiona sempre. È così rilassata, competitiva per natura, ma anche con i piedi per terra. È un ottimo esempio a cui ambire e da cui prendere spunto! 

Hai partecipato a numerosi eventi professionistici? Sarai presente alla Ryder Cup?

“Ho partecipato a molti eventi professionistici. Tra questi l’Aramco Team Series, il Genesis Scottish Open, The Open, l’Evian Championship! E sì, ci sarò anche alla prossima Ryder Cup!”.

Esiste un modo per i colleghi e golf influencer di collaborare per lo sviluppo del settore? 

“Sii gentile, lavora sodo e goditi quello che stai facendo. Il resto verrà da sé. Finché hai uno scopo e ti sforzi per aggiungere valore alla comunità del golf, il settore non smetterà mai di svilupparsi. Non devi piacere a tutti. Ma potresti fare qualcosa di significativo e rimanerne sorpreso.”