Brooks Koepka non è riuscito a compiere l’impresa e vincere il suo terzo U.S. Open ma è riuscito a ottenere qualcosa che ancora gli mancava nei major precedenti: l’affetto del pubblico.

Certo, ha all’attivo quattro major, la giusta spavalderia e fiducia in se stesso propria dei grandi campioni ma non ha mai avuto i fan dalla sua parte, per lo meno fino a domenica scorsa durante il quarto giro del 119° U.S. Open.

Sono finalmente finiti i tempi nei quali il pubblico incitava gli avversari per infastidirlo. L’ultimo esempio lo abbiamo avuto durante il PGA Championship quando tutti gli spettatori si sono messi a urlargli il nome Dustin Johnson per mettergli pressione e dopo il bogey alla 4 per tutto Bethpage si sentiva solo un unico eco “DJ-DJ-DJ-DJ”.

Ora però, gli americani hanno un nuovo beniamino. Lungo i fairway di Pebble Beach domenica 16 giugno sembrava che nel penultimo team ci fosse Tiger Woods. Tutte le grida di esultanza erano solo per Koepka al quale è stato rivolta la stessa attenzione riservata al Fenomeno.

A ogni birdie segnato la folla impazziva gridando il suo nome e non solo…  “Brooks, it’s all yours, baby!”

Ma Brooks quella domenica ha dimostrato al pubblico di essere non solo un campione dentro al campo da golf ma anche fuori attendendo il vincitore Gary Woodland sul green della 18 e terminando il suo 119° U.S. Open con un abbraccio.