Il sudafricano Charl Schwartzel ha vinto il primo torneo della Superlega araba, la LIV Golf Tour. Il vincitore Masters 2011 sul percorso del Centurion Golf Club ha piegato la concorrenza dopo aver preso il largo nel corso del secondo giro. Il format della dell’Invitational London prevedeva 54 buche, un field di 48 concorrenti e nessun taglio. Schwartzel si è imposto con un totale di -7 aggiudicandosi i 4.000.000 di dollari della prima moneta riservati alla gara individuale. Alle sue spalle, con un solo colpo di distacco, Hennie Du Plessis, quindi Brandon Grace e Peter Uihlein, parimerito a -5.

La gara, oltre che il format individuale, prevedeva anche una competizione a squadre con giocatori divisi in team da quattro. Il team Stinger GC, con Hennie Du Plessis, Branden Grace, Louis Oosthuizen (capitano) e lo stesso Schwartzel si è imposto ampiamente permettendo a ciascun membro di incassare una moneta di 750.000 dollari. Per dare un’idea della portata della gara basti pensare che nel 2018-19 Schwartzel ha vinto 232.725 dollari in 13 tornei del PGA Tour, contro i 679.000 (in 12 appuntamenti) del 2019-20. Lo scorso anno, grazie a un secondo e terzo posto, in 27 gare ha conquistato 2.264.460 dollari. Ora, con un solo torneo, ha superato abbondantemente quella cifra.

Un field con tanti campioni Major

Il primo evento della Superlega araba ha fatto discutere. Al via anche Dustin Johnson, ex numero 1 al mondo, che ha chiuso all’ottavo posto con -1 e Phil Mickelson solo 33° con +10. I due hanno comunque beneficiato di un ingaggio da capogiro. Proprio i petroldollari hanno convinto anche Bryson DeChambeau. Il californiano, numero 28 al mondo, si è unito così ad altri campioni Major – oltre a Dustin Johnson e Phil Mickelson anche Sergio Garcia a Louis Oosthuizen – che hanno sposato il progetto della nuova potenza economica del green. Sempre più defezioni per il PGA Tour che ha deciso di sospendere i “ribelli” che, a loro volta, hanno annunciato la loro intenzione d’intraprendere una battaglia legale. Ultimo in ordine cronologico Patrick Reed che ha sposato il progetto della nuova potenza economica del green.

Il PGA Tour sospende i giocatori, le reazioni

Lo scontro tra il PGA Tour e la Superlega araba approderà inevitabilmente in tribunale. “Dovremmo poter giocare dove meglio crediamo e invece così non può essere. Per questo motivo ci siamo rivolti a un team di avvocati per provare a risolvere questa situazione che altro non è che una lotta di potere che non dovrebbe riguardare noi golfisti”. Queste le dichiarazioni del nordirlandese Graeme McDowell, tra i 17 giocatori del PGA Tour sospesi per aver deciso di scendere in campo, questa settimana a Londra, nel primo torneo della Superlega araba. Una sfida fuori dal green tra colpi proibiti. L’ascesa della nuova potenza economica del golf sta creando tensioni e dissidi, con il PGA Tour sul piede di guerra e la Superlega araba pronta ad approfittarne. “Mi hanno bandito dal PGA Tour nonostante fossi stato io ad aver rassegnato le mie dimissioni dal circuito. Eppure tutto ciò non mi disturba, perché sono felice ed entusiasta del progetto intrapreso”, il pensiero di Sergio Garcia.

La replica del LIV Tour

“La decisione del PGA Tour di sospendere i giocatori che prendono parte a eventi della LIV Golf è vendicativa e acuisce le distanze tra il circuito e i suoi iscritti”. È questa la replica della Superlega araba, la LIV Golf, al PGA Tour dopo la decisione di sospendere 17 golfisti hanno preso parte al primo evento a Londra della nuova potenza economica del green. “L’era dei free agency – ha sottolineato ancora la LIV Golf – è iniziata e noi siamo orgogliosi di avere un field così importante a Londra e per i prossimi eventi”.

Le motivazioni del PGA Tour

“La loro decisione è dettata da motivi finanziari. E le aspettative di questi giocatori rappresentano una mancanza di rispetto non solo per il circuito ma anche per i nostri fan e partner” questa la presa di posizione di Jay Monahan, commissioner del PGA Tour. Tra sospensioni e lettere di dimissioni (come quella fatta arrivare al PGA Tour da Johnson), i giocatori coinvolti non saranno dunque idonei a competere non solo nei tornei del circuito ma anche in appuntamenti come la Presidents Cup. Sospensioni in arrivo anche per chi deciderà di prender parte ai prossimi eventi della Superlega.I prossimi a essere sospesi saranno DeChambeau e Reed che dovrebbero scendere in campo nella gara di 30 giugno.