Sul percorso del Waialae Country Club alle Hawaii è andato in scena il 2° appuntamento stagionale del PGA TOUR.

La cronaca del torneo

Il sud coreano Si Woo Kim, dopo due ottimi giri nel week end, chiusi entrambi in 64 colpi (-6), ha trionfato nel Sony Open riuscendo a superare il leader dopo i primi tre giri Hayden Buckley, che cominciava l’ultimo giro con tre colpi di vantaggio proprio sul giocatore sud coreano.

Le prime tre buche della domenica, chiuse con tre birdie di fila, sono state determinati e decisive per indirizzare al meglio la giornata del futuro campione.

Dopo il birdie siglato alla buca 12, il momento cruciale del torneo però è stato l’approccio imbucato da bordo green alla buca 17 dal giocatore sud coreano, che riesce a rispondere al birdie siglato alla buca 16 dal suo avversario di giornata, chiudendo il suo torneo anche con il birdie alla 72° buca del torneo, finendo così davanti al giocatore americano di un solo colpo.

Per Si Woo Kim, che chiude il torneo e i quattro giri di gara in 262 colpi totali (-18) si tratta della sua 4° vittoria in carriera sul circuito americano.

Completa il podio l’americano Chris Kirk che ha chiuso il suo torneo con un totale di -15.

L’ultima vittoria del giocatore sud coreano è stata quella ottenuta all’American Express nel 2021.

Si Woo Kim in questo ultimo periodo ha cambiato molto della sua vita privata e professionale, infatti si è sposato ed ha sostituito il suo caddie dalla Presidents Cup dello scorso autunno, legandosi al fratello del professionista Camilo Villegas, Manny.

Kim e Villegas parlano molto dell’atteggiamento e delle aspettative, perché quando vinci per quattro anni di fila il Korean Junior Championship, vinci da debuttante sul PGA Tour il Wyndham Championship nel 2016 e ti ripeti nel 2017 conquistando un torneo di altissimo livello come il The Player nel 2017, le aspettative non possono che essere altissime.

Le dichiarazioni post gara del vincitore

“È sempre difficile mantenere questi alti livelli, ma ci sto provando” – dichiara Kim, che poi aggiunge “Sento tanta pressione su di me e le aspettative sono moto alte, quindi penso che questo mi renda nervoso e mi faccia sentire sotto pressione. Con Manny (il suo caddie) abbiamo parlato molto di questo aspetto e sto cercando di avere un atteggiamento migliore in campo, quando sbaglio un colpo cerco di non essere troppo turbato e penso che questo atteggiamento mi abbia aiutato molto in questa settimana. Mio padre mi ricorda sempre di non essere il miglior giocatore del mondo quindi, non cercare di comportarti come tale. Quando gioco con campioni del calibro di Rory McIlroy e Justin Thomas provo a essere come loro, anche se tirano il driver a 360 yards e io rimango dietro di almeno 60. So di avere ancora molta strada da fare”.

Le dichiarazioni del suo caddie Manny Villegas

Il caddie Manny Villegas ha dichiarato che sapeva quanto fosse bravo il giocatore sud coreano, ma quando lo ha visto giocare e vincere tre match alla Presidents Cup, tra cui quello singolo contro il campione americano Justin Thomas, ne è rimasto davvero colpito.

“Cerco solo di tenerlo paziente, lo convinco di credere in se stesso perché ha davvero molto talento. I suoi numeri colpiscono davvero tanto, ha così tante possibilità ma ovviamente non può vincere sempre”.

Adam Scott su Kim

Mentre Kim si trovava a giocare le sue ultime 9 buche di domenica, il giocatore australiano Adam Scott, che ha chiuso il torneo in 21° posizione ha dichiarato: “Penso che quando Kim si trova in una situazione come questa, il fuoco gli bruci dentro e a quel punto sarà molto difficile da battere quando si trova in testa”.

Avrà sicuramente ancora tanta strada da fare il giovane campione sud coreano ma sicuramente la via che sta tracciando è quella giusta. E come ha dichiarato lui stesso, quando esprime il suo gioco al meglio, può giocarsela contro chiunque, come ha dimostrato proprio alla Hawaii questo week end.

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