Appena archiviata la tremenda spedizione europea in Ryder Cup, è già tempo di guardare avanti. Il calendario del circuito più importante del mondo, quello del PGA Tour collegato alla FedEx Cup, era già pronto al tempo delle finali di quest’anno. Di là da venire invece quello dell’European Tour, anche perché le gare 2021 si concluderanno solo dal 18 al 21 novembre con il DP Dubai World Tour Championship.

In totale una cinquantina di gare, comprese le due sul Vecchio Continente per Open Championship e Scottish, lasciano pochissimi spazi liberi durante tutto l’anno. Il canovaccio è consueto viene confermato, con la fondata speranza che la pandemia allenti definitivamente la sua morsa. Al momento è già tutto deciso, salvo un paio di punti di domanda (sedi del Mexican Open e dello Scottish) e la definitiva entità dei montepremi nelle gare PGA Tour da gennaio in avanti, Vista la situazione in ripresa, con ogni probabilità le somme tenderanno comunque ad alzarsi.

Gli appuntamenti più ricchi da qui a fine anno sono i due eventi in Corea (CJ Cup @ Summit) e Giappone (Zozo Championship), con borse totali che sfiorano i dieci milioni di dollari. A inaugurare il 2022 come da tradizione il Sentry Tournament of Champions, in programma al
Plantation Course di Kapalua, alle Hawaii, cui faranno seguito alcuni inevitabili classici come Farmers, Pebble Beach Pro-Am, Waste Management e Palmer.

E così si arriva al primo appuntamento clou della stagione,. Dal 10 marzo va in scena The Players. Il “quinto major” americano, stabilmente di casa sul TPC Sawgrass, a Ponte Vedra Beach (Florida). Lo scorso anno è stato il torneo più ricco in assoluto, dall’alto dei suoi 15 milioni di dollari di montepremi, di cui 2,7 sono andati al vincitore Justin Thomas, che ha avuto la meglio per un colpo su Lee Westwood.

Segue a fine marzo il primo WGC, ad Austin (Texas), e quindi inizia la grande stagione dei major. Le date sono quelle tradizionali, una per mese. Il Masters di Augusta consegnerà la sua giacca verde 2022 il 10 aprile, mentre in maggio sarà la volta del PGA Championship, ormai fisso in questo scorcio del calendario mondiale. Tee shot il 19 marzo, sul percorso del Southern Hills CC,  di Tulsa, Oklahoma.

Giugno è invece il mese dello U.S. Open, che farà tappa a The Country Club di Brookline, Massachusetts, con inizio giovedì 16. Anticamera dell’Open Championship lo Scottish, che si disputa una settimana prima del maggior evento in Europa. Quest’anno, ritorno alle vere radici del golf e cioè a St Andrews, dove i migliori del mondo si affronteranno sul magico Old Course. Sarà un appuntamento due volte importante. Si tratterà infatti dell’edizione numero 150 e sarà anche la trentesima disputata sulle 18 buche disegnate da Old Tom Morris. In campo, come sempre, la terza settimana di luglio, dal 14 al 17.

Chiusura di stagione in agosto per la FedEx Cup con la sequenza dei tre tornei riservati ai migliori della classifica, in numero sempre inferiore fino al gran finale con i 30 top. In programma FedEx St Jude a Memphis, BMW Championship a Wilmington e infine Tour Championship ad Atlanta. E poi, una bella settimana di vacanza prima di ripartire con il calendario 2022/23… Negli U.S.A., il Grande Golf non dorme mai.