Era questione di giorni e la decisione alla fine è arrivata, anche se in molti credevano possibile un semplice slittamento all’autunno per cercare comunque di preservare tutti e quattro i major della stagione.

Così non è stato e Martin Slumbers, Chief Exectuive del Royal & Ancient, ha ufficialmente comunicato oggi la cancellazione dell’edizione 2020 dell’Open Championship.

Tutto rinviato di un anno: il Royal St George’s di Sandwich, nel Kent, rimane comunque la sede dell’edizione numero 149 che però si svolgerà nel luglio del 2021, mentre l’Old Course di St Andrews ospiterà l’Open Championship a questo punto l’anno successivo, nel 2022, per i festeggiamenti del 150esima edizione del torneo di golf più antico del mondo, come originariamente previsto.

“Posso assicurarvi che abbiamo vagliato ogni possibilità per cercare di giocare lo stesso l’Open quest’anno ma non era possibile farlo” – ha dichiarato Slumbers -.

È la prima volta dal 1945 che il major britannico non viene disputato: in 148 edizioni non si è giocato nel 1871, dal 1915 al 1919 per la Prima Guerra Mondiale e dal 1940 al 1945 per la Seconda Guerra Mondiale.

Secondo quanto riferito dal R&A si è deciso di tenere validi sia i biglietti che i pacchetti ospitalità acquistati per quest’anno. Coloro che invece vorranno rinunciare saranno regolarmente riborsati. Nelle prossime settimane verrano rese note le modalità per ottenere il rimborso.

“La priorità assoluta in questo momento è quella di proteggere la salute e la sicurezza di pubblico, giocatori, addetti ai lavori e volontari coinvolti nell’Open Championship. È stata una decisione difficile, sappiamo che è un momento triste per molti appassionati ma dovevamo agire in modo responsabile di fronte a questa tremenda pandemia e questa decisione è in linea con lo sforzo che tutto il mondo sta facendo per arginare il contagio”.

L’Open Championship è il primo major della stagione golfistica maschile e femminile ad essere cancellato. Il motivo è di carattere assicurativo: una clausola del contratto permette infatti al Royal & Ancient di essere rimborsato di tutti i costi dovuti alla cancellazione del torneo.

PGA Championship ad agosto, U.S. Open e Ryder Cup a settembre, Masters a novembre

Quasi in contemporanea con la comunicazione del Royal & Ancient è arrivata anche quella della USGA per lo U.S. Open, l’ultimo major di cui ci si attendeva una decisione, originariamente previsto dal 18 al 21 giugno al Winged Foot Golf Club di Mamaroneck, New York.

Mike Davis, CEO della USGA ha confermato lo slittamento del torneo dal 17 al 20 settembre, sempre a Winged Foot, la settimana prima della Ryder Cup, in programma dal 25 al 27 settembre a Whistling Straits, in Wisconsin.

Nuove date anche per il Masters che, anche se l’Augusta National non lo ha ancora ufficializzato, dovrebbe secondo fonti del PGA Tour giocarsi dal 12 al 15 novembre, mentre il PGA Championship torna ad agosto, dal 6 al 9, sempre al TPC di Harding Park, a San Francisco.