Serviva una scossa ai nostri azzurri dopo una prima giornata non certo eccezionale all’Omega Dubai Desert Classic e la scossa è arrivata, fortissima.

Guido Migliozzi, l’unico azzurro sotto par al termine delle prime 18 buche, ha messo letteralmente la quinta, dando grande spettacolo nella seconda giornata del torneo.

Il 24enne vicentino, due titoli all’attivo sull’European Tour, ha attaccato in modo deciso il campo, sfoderando il meglio del suo gioco.

Il 67 finale, macchiato solo da un bogey finale alla buca 9 che non cambia la sostanza, lo proietta nelle parti alte della classifica, 12° con un totale di 138 (-6), a soli quattro colpi dalla vetta, presa con merito dal belga Thomas Detry a -10, che ha replicato il 67 di apertura.

28enne di Uccle, paesino della periferia di Bruxelles, grande amico del connazionale Thomas Pieters con cui ha vinto la World Cup per il Belgio nel 2018, Detry è ancora a caccia del primo titolo sull’European Tour e viene dal taglio mancato la scorsa settimana ad Abu Dhabi.

Dietro al belga, a un colpo, il giovane talento mancino scozzese Robert MacIntyre (68, -9), terzo a -8 un ottimo Tommy Fleetwood (68 oggi con eagle alla 18 e almeno un paio di putt per il birdie usciti per millimetri), in compagnia del sudafricano Justin Harding e del finlandese Kalle Samooja.

Giornata negativa invece per il leader a sopresa della prima giornata, Richard Sterne (74), ora 12° con -6, così come Kurt Kitayama, ieri secondo ma oggi autore di un anonimo 72. L’americano è ora 6° con -7 in compagnia di Lee Westwood, Paul Casey, Adri Arnaus, Miko Korhonen e Brandon Stone.

Con Migliozzi, anche Edoardo Molinari e Nino Bertasio hanno oggi decisamente cambiato passo. Molinari ha finalmente concretizzato il grande lavoro svolto in questi mesi invernali sul putt, chiudendo anche lui con un superbo 67, risultato che gli permette di recuperare oltre 70 posizioni ed entrare comodamente nel taglio.

Bertasio invece ha lottato come un leone sulle prime nove del campo, le sue seconde del giro, dopo i cinque birdie segnati tra la 10 e la 18, per chiudere anche lui con un eccellente 68 e ripartire domani nel terzo giro appaiato a Molinari dalla 43esima posizione.

Grande prova di carattere anche di Renato Paratore. Il romano, grazie ai due birdie finali della 17 e della 18 ha ripreso in mano il suo destino chiudendo in 70, e con il par totale entra anche lui tra i protagonisti del weekend. Il fatto poi di poter giocare il ‘moving day’ del sabato al mattino, con il campo perfetto, gli consente sulla carta di poter aspirare a recuperare ancora diverse posizioni.

Niente da fare invece per Lorenzo Gagli, unico italiano ad uscire al taglio con un totale di +2 (72 oggi). Andrea Pavan, il sesto azzurro impegnato a Dubai, si era invece ritirato nel corso della prima giornata a causa del riacutizzarsi del dolore al polso che lo aveva già estromesso la settimana scorsa dall’Abu Dhabi HSBC Championship.

Tra i grandi exploit spicca quello quasi miracoloso di Tyrrell Hatton. Il numero 5 del mondo e fesco vincitore ad Abu Dhabi, grazie a uno strepitoso 64 (miglior score di giornata), ha letteralmente cancellato il 76 iniziale, recuperando ben 94 posizioni sino al 23° posto (-4).

Questa la classifica del OMEGA Dubai Desert Classic