Con la vittoria di ieri al Genesis Invitational, sul complicato percorso del Riviera Country Club, Jon Rahm consolida la vetta della FedEx Cup, ma notizia ancor più importante torna numero 1 dell’ordine di merito mondiale.

E se non si tratta di un passaggio di consegna poco ci manca.

L’immagine di Tiger Woods che premia Rahm è emblematica rispetto a quello che sta compiendo in questo inizio di stagione il giocatore spagnolo, che conquista la sua terza vittoria su cinque tornei disputati quest’anno con un punteggio finale di -17 (65;68;65;69).

La cronaca dell’ultimo giro

Ma non è stato così semplice come si possa pensare, perché sul percorso di Los Angeles, uno dei campi più storici e in uno dei tornei più longevi del circuito americano, c’è stato Max Homa, che visto grazie al suo stato di forma eccellente di questo inizio anno, dopo aver vinto il Farmers Insurance Open, voleva ripetersi vincendo per la seconda volta in due anni questo torneo davanti alla sua gente e soprattutto davanti alla sua famiglia.

E per poco non ci riusciva visto che ha chiuso a soli due colpi da Rahm con un punteggio di -15 (64;68;69;68), dopo che domenica mattina partiva con tre colpi di svantaggio dal giocatore basco, riuscendo poi a recuperare terreno arrivando sul tee della 11 a -16 alla pari di Rahm.

I due giocatori a quel punto hanno praticamente disputato una sorta di match play a due fino a quando il giocatore di casa è incappato in un bogey alla 13 per poi capitolare dopo i due birdie siglati dal futuro campione alla 14 e alla 16.

Homa, a fina gara, particolarmente emozionato, ha confermato il suo forte desiderio di voler vincere questo torneo davanti alla sua gente e commenta così: “Sono molto orgoglioso del mio gioco. Oggi non c’è l’ho fatta, ma ho combattuto. Non sono deluso dal mio golf, ma solo dal risultato.

Per Homa sfuma così la sua terza vittoria stagionale dopo la vittoria nel 2022 ottenuta nel Fortinet e quella di quest’anno al Farmers Insurance Open.

Jon Rahm invece conquista così il suo terzo titolo sul PGA Tour in questo inizio di stagione magico per lui e una prima moneta da 3.6 milioni di dollari, e a fine gara commenta così: “Non ho bisogno di una classifica per convalidare qualcosa…Sto vivendo la migliore stagione della mia vita e spero di poter continuare così”.

Il torneo di Tiger Woods

Non si può non menzionare il buon torneo disputato da Tiger, che dopo il primo giro chiuso in 69(- 2) e un secondo giro che gli ha fatto perdere alcune posizioni visto una giornata non brillante sui green chiusa in 74(+3), è comunque riuscito a passare il taglio.

Nel Moving Day di sabato ha poi espresso davvero un gioco super solido grazie ad un gioco perfetto da tee a green chiuso in 67 (-4), frutto di un eagle, due birdie e un solo bogey, per poi chiudere il quarto giro in 73 (+2) per un totale di -1 sul torneo che è un ottimo risultato visto il suo stato di forma.

Le dichiarazioni di Tiger a fine gara

“Il mio obiettivo da qui in avanti è giocare tutti i major. Non giocherò molto di più. Il mio corpo, la mia gamba e la mia schiena non mi permettono di giocare più di così. Questo sarà il mio programma per questa stagione dove proverò a giocare tutti i major”.

Davanti a Tiger hanno disputato un ottimo torneo Patrick Cantlay (-14), Will Zalatoris (-13) e Keith Mitchell (-12), che chiudono rispettivamente in terza, quarta e quinta posizione.

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