Parata di stelle per il primo torneo in co-sanction tra PGA e DP World Tour, nonché terzo evento della Rolex Series di questa stagione.
Dal 7 al 10 luglio sul percorso del Renaissance Club, a North Berwickin, in Scozia, il Genesis Scottish Open vanta un field stellare. È la prima volta che un torneo del massimo circuito europeo accoglie una così alta concentrazione di campioni.

Una carrellata di major champion ed ex numeri uno in campo per le prove generali prima della 150esima edizione dell’Open Championship

A parte l’assenza del numero 2 del World Ranking Rory McIlroy, al Renaissance Club saranno presenti i primi 15 giocatori della classifica mondiale.

Partiamo ovviamente dal re del momento, Scottie Scheffler. L’anno scorso il giovane americano non aveva ancora vinto un evento dei due circuiti mondiali e a distanza di un anno si presenta in qualità di giocatore da battere.

Presente anche il numero 3 del mondo, Jon Rahm. Lo spagnolo, alla sua seconda apparizione allo Scottish Open dopo il 10° posto dello scorso anno, tenterà di portarsi a casa la sua prima vittoria in una Rolex Series.

Ovviamente presente anche il difending Champion dell’Open Championship, Collin Morikawa. Dopo essere passato professionista nel giugno 2019, l’americano ha vinto due major, un WGC e ha conquistato il suo primo titolo della Rolex Series con la vittoria al DP World Tour Championship, a Dubai lo scorso anno.

Continuiamo con un altro ex numero 1, Justin Thomas, che proprio in Scozia, aveva esordito come professionista nell’Alfred Dunhill Links Championship del 2013. Il 29enne, che ha vinto il PGA Championship nel 2017 e quest’anno ha bissato la vittoria portandosi a casa il suo 14esimo titolo sul PGA Tour.

Il Genesis Scottish Open vanterà anche la partecipazione di Cameron Smith, Patrick Cantlay, Viktor Hovland, Sam Burns, Matt Fitzpatrick, Xander Schauffele, Jordan Spieth, Hideki Matsuyama e Billy Horschel.

Non dimentichiamoci Francesco Molinari, che nel 2018 ottenne il suo più grande successo portandosi a casa la Claret Jug a Carnoustie. “La Scozia conserva sempre dei ricordi indelebili grazie alla vittoria all’Open Championship, un momento clou della mia carriera”.

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