Troppo forte per chiunque. Troppo superiore persino di un Augusta National che, come da tradizione, non ha perdonato nulla a nessuno facendo svanire gli ultimi sogni dei suoi avversari all’iconico Amen Corner.

Scottie Scheffler era il favorito numero uno della vigilia di questo 88° Masters, l’uomo del momento, quello più in palla di tutti. E, alla fine, non ha tradito le attese.

Lo scorso anno da campione uscente aveva aiutato Jon Rahm a indossare la sua prima Giacca Verde, oggi è toccato invece allo spagnolo ricambiare il cerimoniale a ruoli invertiti.

Scottie Scheffler ha trionfato per la seconda volta in carriera al Masters con una prova di superiorità assoluta.

La sua vittoria, la nona sul PGA Tour in tre anni e la terza della stagione 2024 dopo l’Arnold Palmer Invitational e il Players Championship, è apparsa in dubbio solo nelle prime otto buche, quando i tre più vicini inseguitori, Collin Morikawa, Max Homa e uno straordinario Ludvig Aberg lo hanno agganciato e superato.

Ma ci ha messo poco il numero uno del mondo a dimostrare che, in questo momento, è una spanna sopra tutti. Tre birdie di fila tra la 8 e la 10 e leadership ripresa, mentre i suoi avversari crollavano nelle insidie dell’Amen Corner, spalancando a Scheffler le porte della storia.

Solo Horton Smith, il primo storico vincitore del Masters nel 1934, è riuscito come lui a conquistare due titoli all’Augusta National in sole cinque apparizioni. I birdie della 13 e della 14 sono solo serviti a marcare ancora più la differenza con il resto del field consentendo a Scheffler di gustarsi l’arrivo alla 18 davanti al pubblico entusiasta.

Aberg tra le stelle

Un applauso speciale lo merita anche Ludvig Aberg (69 finale), splendido secondo con -7 a quattro colpi, alla prima apparizione assoluta in un major in carriera. Lo svedese ha accarezzato per un attimo il sogno della grande impresa ma ha dovuto arrendersi prima all’Augusta National e poi a un micidiale Scheffler che non ha più concesso nulla filando dritto verso la sua seconda Giacca Verde chiudendo il quarto giro in 68.

Terzi parimerito con -4 Collin Morikawa (74), Tommy Fleetwood (69) e Max Homa (73), che ha salutato il sogno del primo major già alla 12, punito da un pesante e decisivo doppio bogey dopo essere finito con il tee shot ingiocabile oltre il green nei cespugli.

Con un totale di -11 Scheffler è l’unico giocatore del field ad aver terminato il torneo in doppia cifra ed è il quinto giocatore nella storia ad aver vinto il Masters da numero uno del mondo.

Questa la classifica finale del 88° Masters