Sulla carta forse non sarà considerata una gara di assoluto cartello, ma alla fine il suo format ha regalato molto più spettacolo e divertimento di tanti altri tornei della stagione del PGA Tour giocati con la tradizionale formula stoke play individuale.

Merito dei protagonisti di questa edizione 2021 dello Zurich Classic, evento che vanta una lunghissima tradizione: nato nel 1938, dal 1958 si gioca ogni anno al TPC Louisiana di Avondale, sotto l’egida del gruppo assicurativo e, dal 2017 in coppia, con format alternato fourball (primo e terzo giro) e foursome (secondo e quarto).

Australia batte Sud Africa: questo il verdetto finale arrivato solo alla prima buca di playoff. Marc Leishman/Cameron Smith hanno avuto la meglio dei due campioni major Louis Oosthuizen/Charl Schwartzel dopo un’ultima giornata tiratissima, chiusa da entrambe le coppie con un totale di -20 grazie al parziale rispettivamente di 70 e 71 in Foursome.

Decisivo l’errore dal tee della prima bucha extra di Oosthuizen, che fino ad allora era stato una vera e propria macchina. Il vincitore dell’Open Championship 2010 a St Andrews ha mandato il suo driver in acqua, costringendo Schwartzel a rigiocare dal tee e di fatto consegnando le cinture di campioni al duo australiano.

Per Cameron Smith si tratta del secondo successo personale allo Zurich Classic dopo quello del 2017, in cui si impose in coppia con lo svedese Jonas Blixt. Oosthuizen, 38 anni, e Schwartzel, 36 (campione Masters nel 2011), erano partiti al via delle decisive 18 buche con un solo colpo di vantaggio sugli australiani. Il birdie al par 4 della 15 aveva portato i sudafricani ancora avanti anche grazie al contemporaneo bogey degli australiani, ma Leishman ha subito risposto da campione alla 16, imbucando l’approccio chiave della loro vittoria.

Con il 3 legno di Smith dal tee finito in acqua a sinistra del green, Leishman ha infilato il chip per il birdie al corto par 4, rimettendo improvvisamente in carreggiata gli australiani per il successo.

Per Lieshman il titolo allo Zurich Classic è il sesto in carriera sul PGA Tour, terzo acuto invece per il connazionale Cameron Smith. “Non è stato il chip più difficile del mondo – ha detto al termine Leishman – ma nelle condizioni in cui eravamo dovevo per forza imbucarlo sennò non avremmo avuto più chance. Ero così gasato di aver fatto birdie che mi sono dimenticato di prendere la palla in buca, sono corso verso Cameron per dargli un cinque ed è stato Oosthuizen a raccogliere la palla e tirarmela”.
“Sono deluso – ha affermato Oosthuizen al termine, ancora a caccia del primo successo dopo 11 anni – ma abbiamo giocato bene e ci siamo dati un sacco di opportunità. Il Foursome è un format difficile ma qui io e Schwartzel abbiamo ottenuto un terzo posto nel 2018 e un secondo quest’anno. La prossima volta andrà meglio e ci porteremo a casa le cinture”.

Richy Werenski e Peter Uihlein, grazie al punteggio più basso di giornata, 67, hanno chiuso terzi con -19. Quarti, a soli due colpi dal playoff Billy Horschel-Sam Burns (69), Keith Mitchell-Brandt Snedeker (69) e Keegan Bradley-Brendan Steele (70) con -18.