Il tradizionale prologo del Masters, il Par 3 Contest nel percorso di 9 buche executive dell’Augusta National, ha regalato al pubblico una giornata di grande golf e puro spettacolo.

Molti dei protagonisti di questa 88esima edizione del major georgiano che si sfideranno da giovedì a domenica per la Giacca Verde hanno preso parte al divertente torneo, come sempre accompagnati dalle proprie famiglie in una festa di colori, sorrisi, divertenti siparietti e colpi incredibili.

Ad imporsi è stato uno dei giocatori più amati dal grende pubblico, Rickie Fowler, che nelle 9 meravigliose buche par 3 di Augusta, circondate da una folla entusiasta in festa, ha messo insieme un totale di 22 colpi (-5), precedendo di due lunghezze Sepp Straka, J.T. Poston e l’amateur Santiago de la Fuente.

La giornata ha anche fatto registrare ben cinque hole in hole (il record è di nove nell’edizione del 2016). A fare buca in uno ci sono riusciti Luke List, seguito poi da Gary Woodland, Sepp Straka, Lucas Glover e Viktor Hovland.

Assente speciale speciale, Tiger Woods a parte che da anni non prende ormai parte al prologo, Rory McIlory, evidentemente già focalizzato sul torneo a cui arriva dopo una sessione speciale alla corte di Butch Harmon, con cui ha sistemato alcuni aspetti del suo swing in vista del primo appuntamento major della stagione. Il nordirlandese va a caccia per l’ennesimo anno dell’unico titolo dello Slam che gli manca nel suo palmares, il Masters, sfuggitogli più volte in passato.

A Rickie Fowler è così andata la coppa di cristallo forse meno ambita dai protagonisti del Masters: la tradizione del torneo vuole infatti che da quando esiste il prologo, ovvero dal 1960, mai nessuno di coloro che hanno vinto il Par 3 Contest ha poi indossato nello stesso anno la Giacca Verde. Quello che ci è andato più vicino fu Raymond Floyd nel 1990, che dopo aver vinto la gara spettacolo del mercoledì sulle 9 buche executive, ha poi perso il Masters al playoff contro Nick Faldo alla seconda buca di spareggio, la 11.