È arrivata la circolare della Federgolf che si occupa della possibilità di disputare le gare di Circolo. Il documento si riferisce all’ultimo DCPM dello scorso 3 novembre.

La disposizione della Federgolf, inserita nella circolare di ieri, recitava quanto segue:

“In attesa che vengano emessi i provvedimenti del CONI e del CIP per il riconoscimento delle competizioni sportive di interesse nazionale, tutte le competizioni golfistiche devono intendersi sospese. La decorrenza è quella del 6 novembre 2020 e sino alla comunicazione dei citati provvedimenti, che comunque sono attesi a brevissimo.”

In altre parole, quindi stop alle gare di circolo su tutto il territorio nazionale. Ma puntuale come una orologio svizzero, è stato rispolverato l’escamotage trovato in primavera, legato alla possibilità di disputare qualsiasi tipo di competizioni purché valide per l’handicap. In altre parole, a distanza di un solo giorno, via libera di nuovo. Ma con il freno delle differenti zone in cui è stato diviso il territorio nazionale.

Come ormai abbiamo imparato a memoria, tre i differenti livelli:

1)  Generale, con esclusione dei territori inclusi nello Scenario 3 e nello Scenario 4

2)  Scenario 3, di elevata gravità e con livello di rischio alto (zona arancione);

3)  Scenario 4, di massima gravità e con livello di rischio alto (zona rossa).

Scenario generale

Partiamo dallo Scenario Generale, che comprende il maggior numero di regioni. A decorrere dal 5 novembre, in queste zone sono consentite:

  1. le competizioni sportive riconosciute di interesse nazionale con provvedimento del CONI e del CIP organizzate dalla Federazione, da DSA, da EPS ovvero organizzate da organismi sportivi internazionali, senza la presenza di pubblico e nel rispetto del Protocollo e delle Linee guida emanati dalla Federazione e/o dall’ente organizzatore;
  2. le sessioni di allenamento degli atleti, professionisti e non professionisti, partecipanti alle competizioni di cui al punto che precede purché a porte chiuse e nel rispetto del Protocollo e delle Linee guida emanati dalla Federazione.
  3. L’attività sportiva di base e l’attività motoria in genere svolte all’aperto presso i circoli nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e senza alcun assembramento. In conformità con le linee guida emanate dall’Ufficio per lo sport, con il divieto di uso degli spogliatoi.

Zone arancioni

Per le zone arancioni, Sicilia e Puglia, vale quanto segue. Sono consentite:

  1. Le competizioni sportive riconosciute di interesse nazionale con provvedimento del CONI e del CIP organizzate dalla Federazione, da DSA, da EPS ovvero organizzate da organismi sportivi internazionali, senza la presenza di pubblico e nel rispetto del Protocollo e delle Linee guida emanati dalla Federazione e/o dall’ente organizzatore.
  2. Le sessioni di allenamento degli atleti, professionisti e non professionisti, partecipanti alle competizioni di cui al punto che precede purché a porte chiuse e nel rispetto del Protocollo e delle Linee guida emanati dalla Federazione.
  3. L’attività sportiva di base e l’attività motoria in genere svolte all’aperto presso i circoli nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e senza alcun assembramento, in conformità con le linee guida emanate dall’Ufficio per lo sport, con il divieto di uso degli spogliatoi.

Zone rosse

Per le zone rosse, e cioè Calabria, Lombardia, Piemonte e Val d’aosta, vale quanto segue. Sono consentite:

  1. Le competizioni sportive riconosciute di interesse nazionale con provvedimento del CONI e del CIP organizzate dalla Federazione, da DSA ovvero organizzate da organismi sportivi internazionali, senza la presenza di pubblico e nel rispetto del Protocollo e delle Linee guida emanati dalla Federazione e/o dall’ente organizzatore
  2. Le sessioni di allenamento degli atleti, professionisti e non professionisti, partecipanti alle competizioni di cui al punto che precede. Sono da disputare a porte chiuse e nel rispetto del Protocollo e delle Linee guida emanati dalla Federazione.

Per le regioni arancioni e rosse valgono comunque i limiti alla circolazione, parziali per le prime, totali per le seconde. Di fatto queste norme possono impedire lo spostamento verso il proprio Circolo. Per cui le competizioni amatoriali si potrebbero anche disputare, ma in pratica non è consentito raggiungere il percorso di gara.