E così per Tiger è arrivato anche il quarto intervento chirurgico alla schiena, in un calvario iniziato quasi tre anni fa, nel 2014. Pur continuando a sperare, ci sembra però sempre più difficile pensare a un suo ritorno su livelli competitivi in gara. Anche perché le altre stelle del golf non stanno certo a guardare e ormai è in campo una nuova generazione di giocatori con cui Tiger potrebbe comunque trovare non pochi problemi a confrontarsi, soprattutto per quanto riguarda la lunghezza e la potenza dei colpi.

Tiger Woods ha annunciato di essersi sottoposto ad intervento chirurgico per ridurre il dolore alla schiena e alla gamba. “L’operazione è andata bene – ha commentato – e sono ottimista. Una volta guarito, non vedo l’ora di tornare alla mia vita normale per giocare con i miei figli, gareggiare nei tornei professionistici e non dover più convivere con i dolori che mi hanno tormentato”.

Il dottor Richard Guyer, che ha eseguito l’operazione al Texas Back Institute, ha spiegato che Tiger, dopo le precedenti ernie e i tre interventi, presentava una riduzione dello spazio interdiscale nella colonna lombo sacrale a livello L 5 S 1 con una fusione dei due dischi vertebrali. Una condizione che causa sciatalgia, dolori alla schiena e alle gambe.

Guyer ha detto che Tiger dovrà restare a riposo per molte settimane, poi potrà iniziare le terapie e i trattamenti. I tempi di recupero variano da paziente a paziente, ma generalmente occorrono circa sei mesi per tornare alla completa attività.

Detto in altri termini, il 2017 passa già agli archivi per le speranze di rivedere Tiger sul Tour. Possiamo considerare la sua ultima gara “vera” il Wyndham Championship dell’agosto 2015, in cui arrivò decimo. Da allora solo un paio di invitational e poi una serie di ritiri. Se ne riparlerà quindi, forse, dopo oltre due anni di inattività ai massimi livelli. E, considerando la situazione, c’è poco d aessere ottimisti. Perché il tempo certo non gioca a suo favore…