Continua il momento d’oro di Scottie Scheffler, il nuovo re del golf mondiale. Dopo aver scalato il World Ranking sino alla vetta in soli 42 giorni dal suo primo successo in carriera sul PGA Tour, il Waste Management Phoenix Open il 23 febbraio scorso, il 25enne texano ha vinto alla sua prima uscita da numero 1 anche il Masters.

Il trionfo di Augusta, primo major in assoluto nel palmares di Scheffler, gli ha permesso di consolidare in maniera pesante la sua fresca leadership mondiale. Ora vanta infatti un netto vantaggio di ben 2,0802 punti sul secondo, Collin Morikawa, autore di un ottimo 5° posto al Masters, che scavalca così Jon Rahm, ora terzo e sino a poche settimane fa incontrastato numero 1 del ranking.

Stabile quarto Viktor Hovland, mentre Cameron Smith, l’ultimo a cedere davanti allo strapotere di Scheffler ad Augusta e terzo al termine del torneo, guadagna una posizione (5°) ai danni di Patrick Cantlay.

In risalita anche Rory McIlroy dopo l’eccezionale giro finale del Masters (64) che gli ha regalato la seconda piazza. Il nordirlandese è ora 7°, superati Justin Thomas (8°) e Dustin Johnson (9°).

Chiude la nuova Top 10 Sam Burns che fa uscire dall’elite Xander Schauffele, ora 11°. Burns, classe 1996 come Scheffler (i due hanno un mese di differenza) ha rivinto poche settimane fa per la seconda volta consecutiva il Valspar Championship anche se ad Augusta, alla sua prima apparizione, non ha passato il taglio di venerdì pomeriggio.

Bel salto in avanti anche di Joaquin Niemann, che passa dalla 20esima alla 15esima posizione grazie anche alla bella prova al Masters (35°). Nessun cileno nella storia del golf era mai entrato nei Top 15 del World Ranking, un risultato eccezionale considerando che Niemann dall’inizio del 2022 era partito già da un ottimo 31esimo posto, ormai una delle più belle nuove realtà del PGA Tour.

Continua invece il periodo nero di Bryson DeChambeau, uscito mestamente al taglio ad Augusta e scivolato ora al 19° posto della classifica mondiale.

In risalita le quotazioni del campione Open Chamionship 2019, Shane Lowry, tra i grandi protagonisti di questo 86° Masters chiuso al 3° posto (da 35° a 30°), di Sergio Garcia, che rientra tra i Top 50 questa settimana (da 52° a 46°), dell’australiano Min Woo Lee (da 59° a 52°) e di Lee Westwood (da 65° a 57°), che ad Augusta ha giocato il suo 89° major (con zero vittorie, record assoluto di tutti i tempi) ottenendo un brillante 14° posto.

Entra per la prima volta tra i Top 100 del World Ranking J.J. Spaun, l’ultimo a ricevere l’invito per giocare il Masters settimana scorsa grazie al successo nel Valero Texas Open e capace di superare il taglio alla sua prima ad Augusta (23°).

Capitolo Italia: con il DP World Tour fermo l’attenzione era riposta nei due azzurri impegnati ad Augusta che però non sono andati oltre il taglio di venerdì. Guido Migliozzi resta il migliore dei nostri in classifica (134°), Francesco Molinari è 188°, Francesco Laporta 195°.

Bisogna andare oltre il 300° posto per trovare gli altri azzurri: Edoardo Molinari è 304°, Renato Paratore 341°, Matteo Manassero 343°, Nino Bertasio 364° e Jacopo Vecchi Fossa 481°, ultimo azzurro tra i Top 500 del ranking.