Settimana di risultati brillanti quella appena vissuta dai nostri Azzurri, protagonisti da una parte all’altra dell’Oceano Atlantico.

Partiamo con la splendida prestazione di Matteo Manassero sul PGA Tour, dove ha lottato per il titolo nel RBC Canadian Open partendo leader nelle ultime 18 buche del torneo insieme a Ryan Fox.

Purtroppo, a differenza del neozelandese, che è riuscito ad agganciare in vetta con l’ultimo putt a – 18 il leader provvisorio della classifica, Sam Burns, Manassero è incappato in una giornata meno precisa nei tee shot a differenza dei due giri centrali della gara, chiudendo comunque con un ottimo sesto posto, risultato che gli ha permesso di passare dalla 156esima alla 127esima posizione nella FedEx Cup.

Balzo importante anche nella classifica mondiale, in cui il veronese continua la sua risalita passando dal 133° al 118° posto, confermandosi il migliore italiano nel World Ranking.

Ryan Fox, vincitore del Canadian Open alla quarta buca di playoff contro Burns, passa dalla 75esima alla 31 posizione mondiale, con lo statunitense anche lui in ascesa, dal 33° al 22° posto.

Nella Top 10 solo una piccola variazione con Ludvig Åberg (13° al Canadian Open) che sale di due piazze dalla ottava alla sesta, facendo scalare al 7° e 8° posto Russell Henley e Sepp Straka, con Hideki Matsuyama 9° e Bryson DeChambeau sempre decimo.

Tutto confermato tra i magnifici cinque, con Scottie Scheffler ampiamente numero uno del mondo, seguito da Rory McIlroy, Xander Schauffele, Collin Morikawa e Justin Thomas.

Con Manassero sempre più vicino a rientrare nei Top 100, brilla anche la bella prestazione ad Amsterdan nel KLM Open di Francesco Laporta, settimo, e ora 46° nel Race to Dubai Ranking.

Nella classifica mondiale il pugliese passa dal 255° posto al 236°, terzo italiano alle spalle di Manassero e di Guido Migliozzi (182°).

Tra i primi 300 del mondo ci sono anche gli azzurri Renato Paratore (266°) e Andrea Pavan (297°), mentre restano oltre la 400esima piazza Edoardo Molinari (411°), Stefano Mazzoli (416°) e Francesco Molinari (484°).