Si dice che i primati siano fatti per essere superati. Nella maggior parte dei casi questa affermazione può essere considerata attendibile. Un po’ meno forse per molti di quelli che vi presentiamo in questo speciale servizio realizzato per celebrare il 75 anni della nostra rivista partner, Golf Digest.
Andate a scoprire i 75 guinness ottenuti sia da leggendari campioni che da sconosciuti dilettanti di circolo, alcuni dei quali davvero insuperabili
1 – IL RE DEI MAJOR
Il numero totale di Slam vinti da Jack Nicklaus è 18, anche se qualcuno sostiene che si dovrebbero contare pure i due U.S. Amateur Championship conquistati dall’Orso d’Oro, torneo che un tempo erano considerato un major. In ogni caso Nicklaus, che ha iniziato a giocare a golf a dieci anni nel 1950, lo stesso in cui è stata fondata Golf Digest, detiene il record più prestigioso del golf. Jack è anche apparso sulla copertina della rivista numero uno del mondo in ben 38 occasioni in 75 anni, più di qualsiasi altro argomento o personaggio.
2 – SEI TITOLI USGA CONSECUTIVI
Di tutte le innumerevoli e sublimi imprese di Tiger Woods, è praticamente impossibile che la sua striscia vincente di tre titoli dello U.S. Junior Amateur seguiti da altrettanti nello U.S. Amateur possa mai essere eguagliata. Ottenuta tra i 15 e i 20 anni, Tiger è stato anche il più giovane giocatore a collaborare con Golf Digest a soli 22 anni.
3 – CAMPIONATI DI CIRCOLO
Arlene McKitrick, 78 anni, socia del Longboat Key Club in Florida, ha conquistato 116 campionati in 12 differenti circoli. Ha iniziato a giocare a golf all’età di 30 anni al Congressional C.C. vicino a Washington e la sua passione per il gioco è continuata anche a fronte di diversi problemi di salute che ha avuto nel corso degli anni.
4 – DRIVE FUORI LIMITE
Nel corso della sua brillante e lunga carriera sul PGA Tour che include ben 12 vittorie e oltre 1.200 giri, Calvin Peete ha tirato un solo drive fuori limite. Ha vinto la classifica per precisione con il diver sul circuito dal 1981 al 1990 e Golf Digest ha collaborato con Peete per pubblicare l’intera sequenza del suo swing nel 1982.
5 – IL PIU’ ANZIANO A GIOCARE LA SUA ETA’
Arthur Thompson aveva 103 anni quando firmò uno score di 103 colpi nel 1972 nel suo campo, l’Uplands G.C di 5.683 metri a Victoria, British Columbia, in Canada. Grande camminatore, una delle chiavi della sua longevità era anche quella di evitare di giocare con una temperatura superiore ai 24 gradi.
6 – STRISCIA SENZA BOGEY
Il 29 agosto 2019 la numero 1 al mondo Jin Young Ko mise fine a una striscia di 114 buche consecutive senza un bogey. L’impressionante sequenza si è chiusa nello stesso giro in cui ha superato il precedente record di Tiger Woods che si era fermato a 110 buche ‘bogey free’. Imperturbabile, ha comunque vinto il torneo, il Cambia Portland Classic.
7 – IL GIRO PIU’ BASSO
I 12 birdie e due eagle (55,-16) ottenuti nel 2012 dal professionista australiano Rhein Gibson al River Oaks G.C. di 6.124 metri a Edmond, in Oklahoma, sono il giro di golf più immacolato che Golf Digest abbia mai registrato.
8 – MIGLIOR SCORE DI UN NON VEDENTE
Vincitore di 23 Blind Golf National Championships (di cui 20 consecutivi), nonché presidente di lunga data della U.S. Blind Golf Association, Pat Browne nel 1980 girò in 74 al Mission Hills C.C. di Rancho Mirage, in California, impresa che sfida la comprensione di qualsiasi golfista vedente che abbia mai provato a giocare bendato.
9 – TITOLI USGA
A un certo livello di golf dilettantistico competitivo, nessuno si vanta più del proprio handicap ma solo del numero di tornei USGA a cui ha partecipato. Due? Quattro? Cinque? Il leader di sempre con 121 partecipazioni si chiama Carol Semple Thompson, partecipa ancora a gare della USGA a 76 anni e ne ha vinte sette in carriera.
10 – IL DRIVE PIUì LUNGO
Appartiene al celebre Kyle Berkshire (nella foto) che nel 2023 al Rochelle Ranch Golf di Rawlins, in Wyoming, ha fatto registrare con il drive l’incredibile distanza di 529 metri. In quell’occasione Berkshire ha anche stabilito il record di velocità della palla, 241,6 mph (388.82 kmh)
11 – MIGLIORE DELLA MEDIA DEL FIELD
Probabilmente è il record più trascurato tra i tanti di Tiger Woods. Tra l’agosto del 1999 e il novembre del 2000, il Fenomeno ha fatto segnare uno score migliore della media del field per ben 89 giri consecutivi. La seconda serie migliore, realizzata da Mark O’Meara, ne conta solo 33 di giri.
12 – HOLE IN ONE CONSECUTIVE
Frank Bensel Jr, professionista del Century Country Club di Purchase, New York, ha realizzato due buche in uno consecutive, la 4 di 168 metri e la 5 di 185 metri al Newport Country Club, durante il secondo giro dello U.S. Senior Open del 2024. Il 56enne era così esaltato per l’impresa che ha fatto bogey nelle quattro buche successive, chiudendo in 74 e mancando il taglio.
13 – VITTORIE IN UN TOUR
Nel 1982 Kathy Whitworth ha superato il precedente record di Mickey Wright di 82 vittorie conquistandone altre sei e diventando con 88 il giocatore di golf con il maggior numero di vittorie in carriera in un unico circuito professionistico. Nel corso della sua carriera Whitworth è anche diventata la prima giocatrice del LPGA Tour a superare il milione di dollari in guadagni.
14 – IL PIU’ ANZIANO A VINCERE UN MAJOR
La vittoria ottenuta da Phil Mickelson nel PGA Championship del 2021 a Kiawah Island, all’età di 50 anni, 11 mesi e 7 giorni, è entrata nel guinness dei primati come quella del giocatore più anziano a imporsi in uno Slam. Il precedente record apparteneva a Julius Boros, che a 48 anni, 4 mesi e 18 giorni vinse sempre il PGA Championship nel 1968.
15 – IL CAMPO DA GOLF NUMERO 1
Pine Valley G.C. nel New Jersey ha occupato il primo posto nella classifica di Golf Digest dei 100 migliori campi degli Stati Uniti per ben 32 anni su 40 dal 1985, anno in cui la rivista americana ha iniziato a realizzare lo speciale ranking. L’Augusta National ha trascorso sei anni al primo posto, Pebble Beach due.
16 – TITOLI DELLO U.S. AMATEUR
Glenna Collett-Vare (nella foto) ha collezionato sei successi nel massimo campionato amateur femminile degli Stati Uniti in una carriera in cui ha vinto ben 49 titoli, tutti da dilettante. Sebbene la sua carriera abbia preceduto la fondazione dell’LPGA Tour, il circuito femminile americano onora la sua eredità assegnando ogni anno il Vare Trophy alla giocatrice che termina la stagione con la media di punteggio più bassa
17 – L’INVIOLABILE QUADRILATERO
Bobby Jones ha conquistato i suoi cinque titoli dello U.S. Amateur quando il golf dilettantistico era considerato più competitivo di quello professionistico, ancora alle prime armi all’inizio del XX secolo. L’ultimo di quei trionfi, ottenuto a Merion nel 1930, ha coronato il completamento da parte di Jones di quello che allora fu chiamato “The impregnable quadrilateral”, ovvero U.S. Open, U.S. Amateur, Open Championship e British Amateur tutti nello stesso anno, in pratica il primo (e sino ad oggi unico) Grande Slam della storia del golf realizzato nello stesso anno solare (allora non esistevano Masters e PGA Championship).
18 – ACE ALLA BUCA 1
Nel 2009, la norvegese Unni Haskell, allora 62enne, fece la sua prima uscita assoluta in campo al Cypress Links di St. Petersburg, in Florida. Alla 1, par 3, utilizzando un driver da 68 metri ha imbucato, stabilendo un primato tanto assurdo quanto insuperabile, quello di realizzare una hole in one alla prima buca giocata su un campo da golf.
19 – BIRDIE CONSECUTIVI
Giocando con tre amici il 24 agosto 1989, il dilettante Mike Allen fece bogey alla prima buca al Jimmy Clay Municipal Golf Course di Austin, in Texas, e poi alla 4. Da lì si lanciò verso un primato senza uguali. Dalla 5, par 3 di 156 metri, sino alla 15, par 4 di 280 metri, Allen mise insieme nientemeno che 11 birdie consecutivi, per poi chiudere alla 18 con un altro birdie e un 63 finale. La sua resta la striscia più lunga di birdie mai registrata.
20 – MAGGIOR TOP 3 NEI MAJOR
Per quanto la grandezza della carriera di Jack Nicklaus è principalmente espressa dal record storico di vittorie nei major (18), i suoi 46 piazzamenti tra i Top 3 nelle prove dello Slam confermano quanto a lungo l’Orso d’Oro sia stato ai vertici del golf mondiale. Il suo secondo posto allo U.S. Open del 1960, quando ancora era dilettante, è stato il primo di ben 19 ottenuti nei major: quattro ciascuno nel Masters, nello U.S. Open e nel PGA Championship e sette nell’Open Championship.
21 – IL PIuU’ ANZIANO A FARE ACE
Nel 2014 Gus Andreone, allora il membro più anziano in vita della PGA of America con 103 anni, giocando il driver da 103 metri al par 3 della 14 al Palm Aire Country Club di Sarasota, in Florida, ha imbucato, entrando nella storia come il più anziano giocatore a realizzare un hole in one. Non contento ha addirittura battuto la sua età di ben 30 colpi firmando uno score in 73.
22 – IL MARGINE PIU’ GRANDE IN UN MAJOR
“Non si vince uno U.S. Open con 15 colpi di scarto…”. Dan Jenkins di Golf Digest commentava così la straordinaria impresa di Tiger Woods a Pebble Beach nel 2000, una semplice sintesi di grandezza assoluta. Louise Suggs vinse lo U.S. Women’s Open del 1949 con 14 colpi di scarto e dopo 138 anni mise fine al precedente record maschile di Old Tom Morris. Se il nuovo record di Tiger verrà infranto in meno tempo sarebbe qualcosa di davvero scioccante.
23 – 18 BUCHE DA SOGNO
Nel 2015 Pat Willis, un ex marine di 59 anni con un handicap di +4, ha girato in 57 al Laurel Hill G.C. in Virginia, spinto anche da ben tre buche in uno quel giorno, di cui due su par 4.
24 – IL GIRO IN GARA PIU’ BASSO
Sebbene il percorso fosse solo di 5.002 yard (4.573 metri) par 70, Homero Blancas ha fatto registrare un 55 nella giornata finale del Premier Golf Invitational del 1962, rendendolo il giro in gara più basso di sempre.
25 – SETTIMANE DA NUMERO UNO
Se Scottie Scheffer riuscirà a rimanere il n. 1 del World Ranking fino al Masters di quest’annno arriverà a quota 135 settimane in carriera al top della classifica mondiale. Gli mancherebbero quindi ‘solo’ 548 settimane (ovvero altri dieci anni) per eguagliare l’incredibile e inarrivabile primato di Tiger Woods, 683.
26 – VITTORIE CONSECUTIVE SUL PGA TOUR
Tra i professionisti attivi nel massimo circuito statunitense fino alla fine del 2024, solo dieci hanno vinto undici o più titoli in carriera. L’idea di conquistare undici tornei consecutivi e ben 18 in una sola stagione rasenta quindi l’incredulità. A riuscirci fu un’icona del nostro sport, Byron Nelson nel 1945, che dopo tale impresa decise incredibilmente di ritirarsi dal circuito per dedicarsi alla gestione del suo ranch.
27 – L’ACE PIÙ LUNGO
Una buca in uno da 408 metri su un campo chiamato Miracle Hill? Troppo bello per essere realtà, vero? Ci è riuscito tale Bob Mitera il 7 ottobre 1965 e Golf Digest gli dedicò pure un articolo per celebrare l’incredibile exploit. Realizzato in una buca in discesa e giocata a favore di vento, fu l’unico ace mai realizzato da Mitera.
28 – VITTORIE MONDIALI
Roberto De Vicenzo è il giocatore che ha ottenuto più titoli professionistici al mondo, 231. Eppure il grande campione argentino è meglio ricordato per quello che non ha vinto, il famoso Masters del 1968. Un errore nella compilazione dello score da parte del suo marcatore, Tommy Aaron, che segnò un par anziché un birdie, lo tenne fuori dal playoff contro Bob Goalby, che in questo modo beffardamente indossò la sua prima e unica Giacca Verde.
29 – U.S. AMATEUR CONSECUTIVI
Disputare lo U.S. Amateur Championship rappresenta l’apice della carriera di un giocatore a livello dilettantistico. Per giocarci 33 volte consecutive bisogna essere un vero fenomeno senza tempo come William C. Campbell. Vincitore nel 1964, Campbell prese parte al più antico campionato della USGA addirittura in 37 occasioni in totale a partire dal 1941.
30 – GIOCARE LA PROPRIA ETA’ DA DESTRO E MANCINO
Jim Kaat, leggenda del baseball americano per un quarto di secolo tra gli anni 50 e 80, fa parte ovviamente della National Baseball Hall of Fame ma come atleta detiene anche uno dei primati più incredibili proprio nel golf. Ha girato per ben due volte un numero pari a quello della sua età in quel momento (75 e 70) sia come destro che come mancino. Kaat, che di natura è mancino, iniziò a giocare da destro i colpi corti, da sempre uno dei punti deboli del suo gioco. In questo modo ha sviluppato un’abilità doppia, come dimostra il record realizzato.
31 – GIRI IN UN ANNO
Con una media di circa 3,4 round al giorno, tutti a piedi, per un totale di 13.577 chilometri, Barry Gibbons, dirigente della IBM in pensione, ha giocato 1.235 giri ad Austin, in Texas, dove è socio al The Hills at Lakeway. In origine aveva programmato di giocarne 1.234 perché suonava meglio, ma non ha resistito a un ultimo giro alla vigilia di Capodanno.
32 – TRE HOLE IN ONE IN TRE GIORNI ALLA STESSA BUCA
Si chiama Robert Taylor e la sua storia ha dell’incredibile. Nel 1974 è stato in grado di fare buca in uno alla 16 del Hunstanton Golf Club nel Norfolk, Regno Unito, per tre giorni consecutivi, dal 30 maggio al 1° giugno. Il testimone e fotografo David Cannon l’ha definita una “delle più grandi meraviglie sportive del mondo”.
33 – PIÙ BIRDIE DI FILA SUL PGA TOUR
Solo due volte un professionista è riuscito a ottenere nove birdie di fila sul PGA Tour: Mark Calcavecchia nel secondo giro del Canadian Open del 2009, e Kevin Chappell, sempre nel secondo round di A Military Tribute al Greenbrier dieci anni dopo. Nessuno dei due ha vinto il rispettivo torneo.
34 – DUE GIRI SOTTO I 60
Jim Furyk non detiene solo il record del punteggio più basso su 18 buche in una gara del PGA Tour, 58 (Travelers Championship 2016). Ha anche realizzato un 59 (BMW Championship 2013), che lo rende l’unico giocatore nella storia del circuito americano con più di un giro sotto i 60.
35 – SETTIMANE CONSECUTIVE NEI TOP 50
Phil Mickelson è oggi oltre la 600esima posizione del World Ranking, principalmente a causa del suo passaggio al LIV nel 2022.
Tuttavia il mancino americano detiene ancora il record di ben 1.305 settimane consecutive (25 anni) tra i primi 50 della classifica mondiale. In quel lasso di tempo Lefty ha ottenuto ben 167 piazzamenti tra i Top 10.
36 – TRE EAGLE CONSECUTIVI IN GARA
Si chiama Adam Petrasovic e ha ottenuto un primato invidiabile. Nel 2005, durante il 78° Essex-Kent Boys Golf Tournament a Roseland, nell’Ontario, ha imbucato un putt da 4 metri e mezzo per l’eagle alla 5, par 5 di 402 metri, un sand wedge di secondo da 90 metri alla 6, par 4 di 340 metri, e un altro sand da 85 metri alla 7, par 4 di 335 metri. Quel giorno ha chiuso il suo giro 8 sotto e ha vinto la suo match valido per i quarti di finale del torneo.
37 – ORO, ARGENTO E BRONZO
Con l’oro vinto alle Olimpiadi di Parigi nel 2024, Lydia Ko è diventata la prima golfista a conquistare tutte e tre le medaglie dei Giochi in carriera. Ko è anche la più giovane ad aver vinto una gara nella storia del LPGA Tour, la più giovane a conquistare un major femminile e a raggiungere il numero 1 del mondo a soli 17 anni.
38 – 12 BIRDIE IN 13 BUCHE
Annika Sorenstam tra i tanti record ottenuti in carriera ne ha uno curioso: nel 2016, durante il secondo giro dello Standard Register PING al Moon Valley Country Club di Phoenix, ha firmato un 59 con ben 12 birdie nelle prime 13 buche.
Collaboratrice per anni di Golf Digest, è la prima proette a cui è stata dedicata la copertina della rivista di settore numero uno al mondo.
39 – IL PERIODO PIÙ LUNGO TRA UNA VITTORIA E L’ALTRA
La pazienza è una virtù fondamentale per un giocatore di golf, e Marvin “Vinny” Giles sa cosa vuol dire perseverare. Secondo allo U.S. Amateur Championship per tre anni consecutivi (1967-69), vinse poi il torneo nel 1972. Nel 2009, a 67 anni, si impose nello U.S. Senior Amateur, 37 anni dopo il primo successo ottenuto in un evento USGA.
40 – I TOP 100 IN UN ANNO
Jimmie James, un amateur statuitense di medio livello, ebbe un’idea brillante di come passare il tempo una volta andato in pensione: giocare in un anno solare tutti i 100 migliori campi degli Stati Uniti in base alla celebre classifica di Golf Digest. Completò l’impresa l’11 giugno 2018 dopo esattamente 365 giorni dall’inizio della sua sfida golfistica.
41 – TRE ACE ALLA STESSA BUCA IN UN FLIGHT
Fare buca in uno è già qualcosa di eccezionale, che se ne registrino tre alla stessa buca realizzate in un solo flight è praticamente impossibile. Non per Bob Fleming, Marc Arcuri e Dan Condie che il 13 aprile 2005, giocando insieme al Antelope Greens Golf Club, segnarono incredibilmente al par 3 della 15 tre hole in one una dietro l’altra.
42 – IL SENIOR PIÙ VINCENTE
Otto mesi dopo un’operazione al tendine d’Achille, il 1° febbraio 2024 Bernhard Langer ha conquistato a 67 anni il suo 47° titolo sul PGA Tour Champions, stabilendo un ulteriore primato, 18 anni consecutivi con almeno una vittoria a stagione sul circuito senior.
43 – LA PIù GIOVANE AMATEUR
Nel 2008, a soli 10 anni, Allisen Corpuz si è qualificata per lo U.S. Women’s Amateur Public Links a Erin Hills. Una predestinata al successo, come dimostra il fatto che nel 2023 Allisen si impose nientemeno che in uno dei major più prestigiosi del golf femminile, lo U.S. Women’s Open disputato sul leggendario percorso di Pebble Beach.
44 – MAGGIOR PARTE DEI CAMPI
Ralph Kennedy nacque nel 1882 e iniziò a giocare a golf nel 1910. Fu uno dei membri fondatori del celebre Winged Foot Golf Club e detiene un primato davvero curioso, quello del maggior numero di giri giocati in campi diversi, ben 3.165 meticolosamente registrati.
45 – LA DOPPIETTA DI SNEAD
Sam Snead detiene un record particolare, quello di aver firmato due score consecutivi pari o sotto la sua età del momento. Accadde nel 1979, quando il leggendario campione, allora 67enne, firmò un 67 nel secondo giro del Quad Cities Open. L’ultimo giro fece pure meglio, chiudendo in 66 un weekend passato alla storia.
46 – MAGGIOR NUMERO DI GREEN CONSECUTIVI
Bob Lohr detiene il primato del maggior numero di green consecutivi presi nei colpi regolari sul PGA Tour, ben 51 nel 1993. Lohr è diventato professionista nel 1983 e la sua unica vittoria in carriera è arrivata al Walt Disney World Classic del 1988.
47 – CAMPIONE DI CIRCOLO PER ECCELLENZA
Neil White ha vinto 21 titoli di campione di circolo in ben 13 golf club diversi e in otto stati differenti. E non è tutto, lo ha fatto ottenendo almeno un successo in ogni decennio dagli anni ‘20 agli anni ‘80. Il primo è arrivato nel 1927 al White Lakes GC di Topeka, in Kansas, l’ultimo al Desert Hills GC in Arizona nel 1987.
48 – IL DESIGNER PIU’ PREMIATO
Il celebre architetto di campi Tom Fazio vanta ben 51 suoi percorsi nel ranking dei migliori 200 degli Stati Uniti, tra cui quattro con suo zio George negli anni ‘70 e ‘80. Il suo più quotato è Shadow Creek, che ha ottenuto l’ottavo posto nella classifica del 1993-1994.
49 – UN ANNO DI GOLF
Molti appassionati di golf possono soltanto sognare di riuscire a giocare nel corso di una vita 580 campi. Il fotografo di golf Patrick Koenig ci è invece riuscito in soli 365 giorni viaggiando in camper nel 2023 e attraversando ben 41 stati differenti.
50 – IL PUTT PIU’ LUNGO IN TV
Nel corso del 150° Open Championship a St Andrews nel 2022, Ian Poulter ha imbucato un putt dalla siderale distanza di 49 metri e 37 centimetri sul green del par 4 della 9 per l’eagle. Con questa impresa ha così superato il precedente primato della leggenda del nuoto, Michael Phelps, che un decennio prima in diretta televisiva aveva infilato un putt da 48,46 metri per l’eagle al par 4 della 6 di Kingsbarns, nel Dunhill Links Championship. Il putt di Poulter ha impiegato 16 secondi prima di terminare la sua incredibile corsa in buca.
51 – TAGLI SUPERATI
Giocare nel weekend con regolarità sul PGA Tour significa far parte dell’elite del golf mondiale. Nessuno nella storia del circuito statunitense maggiore lo ha fatto meglio di Jay Haas. Il nove volte vincitore in carriera sul PGA Tour vanta infatti ben 592 tagli superati su 799 tornei disputati, il che significa che è arrivato a giocare nel weekend il 74,09% delle volte che è sceso in campo. Solo altre due leggende, Raymond Floyd e Tom Kite, sono stati in grado di raggiungere oltre 580 tagli superati rispettivamente in 726 e 714 gare disputate.
52 – 68 IN 53 MINUTI
Ci sono stati anche score migliori realizzati in meno tempo su campi più pianeggianti e corti, ma il 68 firmato da Christopher Smith in 53 minuti a Bandon Dunes, mentre correva e trasportava la sua sacca e veniva filmato è stato qualcosa di stupefacente. Smith ha anche realizzando una serie di lezioni di golf veloce nella popolare serie Breaking 100/90/80 di Golf Digest.
53 – FAMIGLIE VINCENTI
È successo in ben due occasioni e non è certo un’impresa facile. Nel 1967 la famiglia DeBons vinse ogni campionato sociale del Fox Hills GC di Paragould, in Arkansas. John, 17 anni, il maschile, la sorella Kathy, 16, e il fratello Mike, 14, i titoli junior, la madre Frances il femminile.
Nel 1994, al Towson G&CC di Phoenix, fu la volta dei Soliman: Joseph il titolo senior, suo figlio Jack quello maschile, sua figlia Pam il lady e l’altro figlio Michael il junior.
54 – MARATONA GOLFISTICA
Cart o no, 36 o 54 buche in un giorno sono dure per chiunque. Che ne dite di 612?
Questo è l’incredibile record realizzato dal professionista Ben Berger in sole 16 ore durante un torneo benefico nel 2010. Berger ha fatto una media di due giri da 18 buche ogni ora, per un totale di 34 round completi giocati, senza mai segnare uno score sopra gli 82. Nell’ultima buca ha addirittura imbucato il chip per l’eagle…
55 – I MAJOR DEI CADDIE
Quando sulla tua strada ti capita di incontrare un Fenomeno come Tiger Woods, i record sono all’ordine del giorno. Ma rimanere al suo lato come caddie dal 1999 al 2011 e soddisfare le sue aspettative è una qualità che solo Steve Williams può vantare.
Il neozelandese annovera 13 major vinti al fianco di Tiger, più di qualsiasi altro caddie nella storia del golf. Numero che è pure aumentato a 14 con il successo di Adam Scott nel Masters 2013, la prima di un australiano ad Augusta, in cui Williams era al suo fianco.
56 – LA PRECISIONE E’ TUTTO
La proette Mo Martin detiene il primato della percentuale più alta di fairway presi nella storia del golf, 86,25% in carriera.
In totale Martin ha preso 8.446 fairway su 9.792. Numeri che però si sono tradotti in una sola vittoria in carriera sul LPGA Tour ma di peso assoluto, il Women’s British Open del 2014 al Royal Birkdale, dove Martin all’ultima buca ha chiaramente preso il fairway con il tee shot e poi ha quasi imbucato per l’albatross con un legno 3 per assicurarsi il suo primo e unico titolo.
57 – IL GLOBETROTTER DEL GOLF
Gary Player è l’unico giocatore al mondo ad aver completato il Grande Slam della carriera sia nel tour regolare che in quello senior. La leggenda sudafricana è anche il professionista di golf che ha accumulato più miglia aeree in carriera. Ma la sua impresa più curiosa forse è un’altra: Player ha infatti conquistato l’Open nazionale in cinque differenti continenti: Nord America (U.S. Open), Europa (Open Championship), Sud America (Chilean Open), Australia (Australian Open) e Africa (South African Open). Non un primato da poco…
58 – L’ASSEGNO PIÙ GRANDE MAI INTASCATO
Nick Dunlap è diventato il primo dilettante in oltre tre decenni a vincere sul PGA Tour con il successo all’American Express Championship nel gennaio 2024.
A causa del suo allora status ancora di amateur, Dunlap non ha così potuto intascare l’assegno riservato al vincitore da 1,51 milioni di dollari che è stato così ripartito tra gli altri giocatori.
59 – IL PIU’ ALTO SCORE IN UNA QUALIFICA MAJOR
Maurice Flitcroft forse è un nome che i più attenti già conoscono. Non aveva mai giocato 18 buche ma ciò non gli impedì di iscriversi alle qualifiche dell’Open Championship del 1976, dichiarandosi falsamente professionista perché non aveva un handicap. Chiuse il giro in 121 colpi (+49) e ricevette una squalifica a vita dall’R&A. Flitcroft in seguito utilizzò degli pseudonimi per cercare nuovamente di partecipare alle qualifiche e la sua storia finì pure sul grande schermo in un film dal titolo “Il fantasma dell’Open”.
60 – LA PIU’ GIOVANE BUCA IN UNO
Appartiene a Jake Paine di Rancho Santa Margarita, California, che nel 2001 ha realizzato un ace da 60 metri alla 6 del Lake Forest Golf all’età di soli tre anni, diventando il giocatore più giovane ad aver mai realizzato un hole in one.
61 – MAGGIOR TITOLI A SQUADRE NCAA
Gli Houston Cougars non vincono un titolo NCAA (National Collegiate Athletic Association) maschile da quasi quattro decenni, ma i loro 16 successi sono comunque cinque in più di qualsiasi altra scuola statunitense. Una menzione speciale va anche a Yale, che ha vinto venti titoli della National Intercollegiate Golf Association, il precursore della NCAA.
62 – MAGGIOR NUMERO DI GARE SUL PGA TOUR
In termini di vittorie Mark Brooks ha avuto certamente un’ottima carriera sul PGA Tour, con sette titoli tra cui spicca un major, il PGA Championship del 1996. Successi ottenuti nell’arco di otto anni che però non rendono bene l’idea della sua incredibile longevità sul principale circuito statunitense, in cui vanta ben 803 gare disputate, più di qualsiasi altro giocatore nella storia.
63 – VITTORIE CONSECUTIVE NELLO STESSO TORNEO
Annika Sorenstam ha vinto il Mizuno Classic in Giappone per cinque anni di fila, dal 2001 al 2005. Il record del PGA Tour per titoli consecutivi è di quattro, un primato condiviso tra Gene Sarazen, Walter Hagen e Tiger Woods.
64 – PIU’ GIRI CON LA STESSA PALLA
Secondo gli archivi storici di Golf Digest un giudice appassionato di golf, Michael Nehemiah, acquistò una palla Pro-Flite nel novembre del 1928 e la usò fino al 28 gennaio 1929, per un totale di 46 giri. Se vi avessimo detto che il record era di 46 buche anziché giri sarebbe stato ugualmente impressionante…
65 – UN EAGLE IN OGNI BUCA
L’impresa di fare eagle a ogni buca di un campo nel corso di una vita golfistica è stata compiuta almeno sette volte. Questi i nomi degli incredibili primatisti. Del Walker al Virginia CC di Long Beach, in California; Bernie Mathias al Pebble Creek Golf Course di Lexington, Ohio; Jerry Nelson al Rozella Ford GC di Warsaw, Indiana; Tony Blom al Maketewah CC a Cincinnati; Jim Gray al Gaston CC in Carolina del Nord; Bob Trombino al Glen Flora CC a Waukegan, Illinois; Pete Mahovlich al Glens Falls CC di New York.
66 – 62 IN UN MAJOR
Per decenni è sembrato che gli Dei del golf non permettessero a nessuno di rompere la barriera dei 63 colpi in uno dei quattro major maschili, record stabilito da Johnny Miller nell’ultimo giro dello U.S. Open a Oakmont nel 1973. Ci ha pensato Branden Grace nel 2017, quando firmò uno storico 62 all’Open Championship a Birkdale.
Sei anni dopo sia Rickie Fowler che Xander Schauffele hanno segnato 62 nel primo giro dello U.S. Open del 2023 al Los Angeles Country Club. I tre condividono questo particolare primato ma anche il fatto di non avere alla fine vinto quei major.
67 – VINCERE IL MASTERS DA PRO DI CIRCOLO
Settantacinque anni prima della memorabile prestazione di Michael Block al PGA Championship, Claude Harmon, allora head pro del Winged Foot GC, vinse il Masters nel 1948. Harmon chiuse la sua carriera con cinque Top 5 nei major, incluso un terzo posto quando il suo circolo ospitò nel 1959 lo U.S. Open.
68 – COACH N. 1 PER PIU’ ANNI
Butch Harmon ha allenato in carriera quattro numeri uno del mondo: Greg Norman, Dustin Johnson, Adam Scott e Tiger Woods. Harmon detiene anche un suo personale primato: i colleghi lo hanno votato numero 1 dei coach statunitensi per 22 anni di fila nella speciale classifica stilata da Golf Digest.
69 – SEI PUTT IN NOVE BUCHE
Stan Utley, coach di lunga data di Golf Digest, condivide questo record del PGA Tour con Chris Riley e Marcus Fraser. I tre hanno avuto bisogno di soli sei putt per completare 9 buche, con Utley che ha stabilito il primato per primo durante le prime nove del suo secondo giro all’Air Canada Championship del 2002 al Northview Golf&CC.
70 – PIU’ ORDINI DI MERITO DELL’EUROPEAN TOUR
Oggi sarebbe più corretto parlare di maggior numero di vittorie nella DP World Tour Race to Dubai. Indipendentemente da ciò, l’impressionante primato di più ordini di merito del circuito europeo ottenuti in carriera appartiene a Colin Montgomerie. Lo scozzese si è imposto per otto volte, di cui sette consecutive dal 1993 al 1999.
Lo tallona Rory McIlroy, che potrebbe strappargli in futuro questo prestigioso record: il nordirlandese è infatti arrivato lo scorso anno a quota sei.
71 – IL GIRO PIU’ VELOCE
Noto per essere un artista dei trick-shot prima di avere successo come professionista sul tour, Wesley Bryan ha realizzato un fantastico primato sul PGA. Giocando da solo il giro finale del BMW Championship del 2017 a Conway Farms ha impiegato solo 89 minuti per chiudere in 69.
72 – 18 PUTT IN UN GIRO
In un evento giocato con formula Louisiana a quattro organizzato nel 1981 al Maple Dale CC di Dover, nel Delaware, quattro amici sono entrati nel libro dei record del golf. Hanno infatti messo insieme una prestazione impeccabile sui green, segnando un solo putt a buca per l’intero giro e chiudendo la gara in 59. Questi i nomi dei quattro primatisti: Dave Miller, Micko Miller, Mike Potts e Tina Potts.
73 – MAGGIOR TITOLI SUI CIRCUITI MINORI
Sunny Kim è diventato professionista nel 2007 e vanta solo tre presenze sul Korn Ferry Tour, il secondo circuito statunitense, ma il suo successo nel Minor League Golf Tour della Florida è sbalorditivo: 87 vittorie. A 35 anni non c’è motivo di credere che non possa raggiungere il traguardo dei cento successi.
74 – CHIP IMBUCATI
L’amateur Ron Stutesman ha fatto registrare nel 1978 ben cinque chip consecutivi imbucati tra le buche 4 e 8 nel corso di un giro all’Orchard Hills Golf & CC di Washougal, a Washington. Stutesman ha chiuso in 33 le prime nove, niente male considerando che aveva mancato almeno cinque green nei colpi regolari.
75 – IL RE DELLE BUCHE IN UNO
Mancil Davis, noto come “The king of aces”, ha fatto la sua prima hole in one nel 1967 e ne ha registrate ufficialmente ben 51. Norman Manley in precedenza era considerato il detentore di questo primato con 59 ma alcune delle sue buche in uno non è stato possibile verificarle per mancanza di testimoni. Tra i professionisti Phil Mickelson afferma di aver fatto in carriera 47 hole in one.
Un mondo di record