Il Team Europe di Ryder Cup si sta piano piano delineando. Al termine del Betfred British Masters la classifica parla chiaro con Rasmus Højgaard ultimo qualificato.

A Bethpage Black (New York) dal 26-28 settembre avremo sicuramente il sestetto composto da Rory McIlroy, Robert MacIntyre, Tommy Fleetwood, Justin Rose, Tyrrell Hatton e Rasmus Højgaard.

Sei posti, mille attese: chi saranno i Captain’s Picks?

La squadra europea ha già il suo cuore, ma mancano ancora i muscoli e le ali. Il 1° settembre Luke Donald dirà le sue sei scelte, e mai come quest’anno la concorrenza è serrata. Ecco i nomi più caldi:

Jon Rahm – L’assenza impossibile

Un gigante che non ha bisogno di presentazioni. Nonostante un’estate altalenante, il basco resta l’uomo che ogni capitano vorrebbe in campo. Per potenza, personalità e palmarès, il suo posto sembra già scritto a matita.

Viktor Hovland – Il norvegese glaciale

Dopo la parentesi complicata a inizio stagione, il campione della FedEx Cup 2023 è tornato a colpire con precisione chirurgica. Ice man dentro e fuori dal campo, è difficile immaginare un’Europa senza di lui.

Ludvig Åberg – Il prodigio svedese

Alla Ryder Cup di Roma fu la rivelazione, con colpi da veterano nonostante fosse un debuttante. Da allora ha dimostrato che il talento non era un lampo passeggero. A 25 anni, sembra destinato a diventare una colonna delle future edizioni.

Matt Fitzpatrick – Il metronomo inglese

Campione dello U.S. Open 2022, Fitzpatrick ha il gioco adatto a qualunque condizione: preciso, metodico, solido. È il tipo di giocatore che trasforma la pressione in routine. E in Ryder Cup, questo vale doppio.

Shane Lowry – Il cuore irlandese

A un soffio dalla qualificazione automatica, ha visto il suo posto scivolare via nelle ultime buche del British Masters. Ma Lowry è anima e sangue per il team europeo: nelle edizioni passate ha mostrato di sapersi esaltare nelle atmosfere da match play. Difficile lasciarlo fuori.

Sepp Straka – Il cavallo a sorpresa

L’austriaco ha dimostrato di avere colpi da big, soprattutto nei tornei americani. Per lui Bethpage sarebbe il debutto assoluto, ma il suo profilo di “uomo nuovo” potrebbe convincere Donald a scommettere.

Il dilemma del capitano

Donald dovrà bilanciare esperienza e freschezza, cuore e calcolo. C’è chi parte con un tee già piantato nel fairway (Rahm, Hovland, Åberg) e chi dovrà dimostrare fino all’ultimo di meritare la chiamata (Lowry, Straka, Fitzpatrick).

La verità è che, qualunque sia la scelta, l’Europa arriverà a Bethpage con una squadra profonda, competitiva e piena di storie da raccontare.