Brutte notizie per gli avversari del numero 1 del mondo e PGA Tour Player of the Year 2025.
Niente o pochissima vacanza in questa offseason per Scottie Scheffler, che si sta dedicando con grande impegno e dedizione a migliorare la propria forza fisica in preparazione alla prossima stagione.

Stando alle ultime indiscrezioni, sembrerebbe che Scheffler abbia ammesso di essere arrivato a fine stagione con le pile piuttosto scariche, sebbene il 2025 gli abbia regalato ben sei titoli tra cui due major, PGA Championship e Open Championship.

“Si tratta soprattutto di riportare la mia forza al livello in cui era nel 2024 e di assicurarmi che il mio corpo stia bene, così da poter rendere per tutta la stagione senza dover lottare in certi tornei magari perché non mi sento al 100% – ha spiegato il numero 1, che ha vinto il premio di Player of the Year del PGA Tour per il quarto anno consecutivo -. Sto sfruttando questo periodo di offseason, in cui non gioco molto, per smaltire un po’ di infiammazione e recuperare bene a casa, così da essere pronto ad affrontare un’altra lunga stagione”.

Scheffler, 29 anni, è stato votato Player of the Year del PGA Tour dai suoi colleghi, battendo Rory McIlroy, che ha conquistato il Masters completando il Career Grand Slam, il campione della FedEx Cup Tommy Fleetwood e il tre volte vincitore Ben Griffin. Ha così raggiunto Tiger Woods come unici giocatori ad aver conquistato il premio quattro o più volte consecutive. Tiger lo vinse addirittura cinque volte di fila, dal 1999 al 2003.

Fermato a inizio anno da un infortunio alla mano subito durante la pausa natalizia, quando si tagliò il palmo con un bicchiere di vino rotto, Scheffler ha vinto il suo primo torneo stagionale al CJ Cup Byron Nelson a maggio, nella sua città natale di Dallas. Da lì in poi, la sua stagione è letteralmente decollata.

“Sicuramente non ho iniziato come avevo previsto. Ho saltato le prime due settimane della stagione ma sono riuscito a reagire bene. « maggio ho iniziato a giocare davvero un buon golf, ho avuto quell’ottimo inizio al Byron qui a Dallas, e poi ho continuato a performare alla grande”.

Al Byron Nelson ha eguagliato il punteggio più basso su 72 buche nel PGA Tour (dal 1983), con un totale di 253 colpi, 31 sotto il par. Due settimane dopo ha ottenuto il suo terzo major in carriera al PGA Championship, vincendo con cinque colpi di vantaggio a Quail Hollow.

Due settimane più tardi ha difeso con successo il titolo al Memorial Tournament, affiancando Tiger Woods come unici giocatori capaci di vincere consecutivamente al Muirfield Village Golf Club. Poi è arrivata la terza parte del Career Grand Slam, il trionfo nell’Open Championship a Royal Portrush.

Lo U.S. Open è ora l’unico major che Scheffler non ha ancora vinto e tutto promette che il texano abbia le carte in regola per seguire le orme di McIlroy e chiudere il Career Granbd Slam già il prossimo giugno a Shinnecock, sede della 126esima edizione del major americano più antico.

Ha concluso il 2025 portando a 19 il totale dei titoli in carriera ottenuti sul PGA Tour in soli tre anni.

In 20 partenze nel 2025, Scheffler non è mai finito fuori dai Top 25, ottenendo un record stagionale di 17 Top 10. E non ha mai mancato un taglio. Le sue statistiche includono numeri da leader del Tour nella media colpi – 67,99 – e negli strokes gained/total con 2,743.

Ma il numero uno indiscusso del mondo vuole essere ancora più in forma e più forte per la stagione 2026 ormai quasi alle porte. Una prospettiva che non promette nulla di buono per la concorrenza.

“Quando parlo di forza, intendo semplicemente riportare il mio corpo a dove era nel 2024. È qualcosa che sarebbe praticamente impercettibile per chiunque altro, tranne che per me, in base a come mi sento. Poi sfruttare il tempo che ho a casa per portare il mio corpo in una buona condizione, così da poter andare sul Tour e competere per altre 20 o 22 settimane, perché ormai la stagione è più simile a uno sprint. Non hai davvero il tempo, durante l’anno, per lavorare sulla forza. Voglio semplicemente massimizzare questa offseason per mettere il mio corpo nella condizione migliore possibile, così da poter competere con energia, con la mente lucida e, in generale, in modo un po’ più sano”.

Scheffler ha detto che ciò di cui va più fiero è la sua costanza di rendimento di settimana in settimana: l’obiettivo è cercare di essere sempre in lotta per il titolo o per conquistare buoni piazzamenti quando non vince. E attribuisce questo risultato a un cambiamento di mentalità avvenuto alcuni anni fa, cambiamento che lo ha portato a vincere quattro Jack Nicklaus Awards come miglior giocatore del circuito statunitense.

“Se guardi gli ultimi anni, sono riuscito spesso ad avere il comando dopo 54 buche e a mantenerlo. All’inizio della mia carriera sentivo di non portare la giusta intensità nei primi giri del torneo. Era quasi come se, quando arrivava il weekend, giocassi meglio rispetto all’inizio della settimana, quando la posta in gioco sembrava più bassa. Si è trattato quindi di cercare di portare la stessa intensità in ogni giro e in ogni colpo, cosa molto più facile da dirsi che da farsi”.

Eppure, vedendo i risultati, sembra proprio che ci stia riuscendo perfettamente.

Fonte: Dave Shedloski – Golf Digest