Marco Penge ha definito il 2025 “l’anno della mia vita”, e non potrebbe esserci espressione più calzante per raccontare una stagione che lo ha proiettato tra i grandi del golf mondiale.
L’inglese ha infatti conquistato la doppia membership sul PGA Tour, grazie al secondo posto nella Race to Dubai, coronando un percorso che solo dodici mesi fa sembrava impensabile.
Era ottobre, al Genesis Championship in Corea del Sud, quando un birdie alla 36ª buca gli consegnò in extremis i diritti di gioco per la stagione. Da lì in avanti, Penge ha imboccato la corsia di sorpasso: tre vittorie, un crescendo di fiducia e maturità competitiva.
La prima scintilla è arrivata ad aprile con il trionfo nell’Hainan Classic, seguito dall’ottima prova estiva che gli è valsa la vittoria al Danish Golf Championship. Il sigillo finale, quello che lo ha consacrato tra le stelle emergenti del circuito, è arrivato lo scorso mese all’Open de España presented by Madrid, dove Penge ha messo in bacheca il terzo trofeo stagionale.
Entrato nei DP World Tour Play-Offs con una chance reale di insidiare Rory McIlroy in vetta alla Race to Dubai, Penge non è riuscito a completare la rincorsa: un 22° posto nel DP World Tour Championship lo ha lasciato alle spalle del nordirlandese. Ma la classifica finale gli ha comunque spalancato le porte a un futuro luminoso.
Grazie all’alleanza strategica fra DP World Tour e PGA TOUR, i primi dieci giocatori della Race to Dubai non già esenti hanno ottenuto la carta per la stagione 2026 sul massimo circuito americano. E Penge, primo di questa speciale lista, potrà prendere parte a eventi d’élite come il PLAYERS Championship, l’AT&T Pebble Beach Pro-Am e il prestigioso Genesis Invitational.
“È stato l’anno della mia vita. Vincere tre volte, essere costantemente in lotta, vedere il mio gioco crescere così tanto… sono orgoglioso di me stesso e di chi mi ha aiutato ad arrivare fin qui. La settimana è iniziata male, giovedì non mi sentivo bene, ma una volta sospese le medicine ho ritrovato il mio golf. Ho lottato e ho chiuso l’anno con un risultato solido”
Insieme a lui, hanno conquistato la card per il PGA TOUR anche Laurie Canter, Kristoffer Reitan, Adrien Saddier, Alex Noren, John Parry, Haotong Li, Keita Nakajima, Rasmus Neergaard-Petersen e Jordan Smith.
Proprio Neergaard-Petersen, leader dell’HotelPlanner Tour 2024, ha compiuto un’autentica impresa: entrato a Dubai fuori dalla top ten, ha centrato un brillante terzo posto che lo ha proiettato tra i magnifici dieci. E Jordan Smith, che iniziava la settimana aggrappato all’ultima card disponibile, ha reagito con orgoglio nel weekend, difendendo posizione e sogni americani. Su Instagram, ha festeggiato con una foto ironica: “Qualcuno ha detto PGA TOUR la prossima stagione?”.