Con l’Hickory Golf Masters Museum, nel cuore di Lugano, in Svizzera, è nato un punto d’incontro per tutti gli appassionati di golf, gli intenditori e i collezionisti di attrezzatura storica. Un luogo dove la storia del golf prende vita.
Il museo privato fa parte della Hickory Golf Masters SA. Il suo CEO è Paolo Quirici, ex giocatore dell’European Tour, esperto di storia del golf e uno dei migliori giocatori con bastoni in legno di hickory dei nostri tempi.
Tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo, il golf ha vissuto una fase di notevoli innovazioni nella costruzione dei bastoni, che ancora oggi ne influenzano il design. Il Museo Hickory Golf Masters di Lugano, con una superficie di 380 metri quadrati, ripercorre questa importante era del golf attraverso una collezione straordinaria, concentrandosi in particolare sul lavoro di Tom Stewart Jr., uno dei più stimati costruttori di bastoni dell’epoca. Lo scozzese era famoso per le sue innovazioni e la sua eccezionale maestria artigianale.
Il museo comprende anche un piccolo laboratorio dove Paolo Quirici restaura bastoni storici. Fa parte della struttura anche un indoor con putting green e simulatore. Qui i visitatori del museo possono provare bastoni storici: un’offerta unica al mondo che rende tangibile e vivibile la storia del golf.
L’attrezzatura dei campioni major
La collezione dell’Hickory Golf Masters Museum comprende circa 1.500 bastoni utilizzati in passato da alcuni dei più grandi golfisti dell’epoca, tra cui:
– Bobby Jones (USA, 1902-1971), 13 volte campione major; architetto dell’Augusta National Golf Course e fondatore del Masters,
– Francis Ouimet (USA, 1893-1967), tre volte campione major; primo dilettante a vincere lo U.S. Open nel 1913,
– Gene Sarazen (USA, 1902-1999), sette volte campione major – uno dei soli sei giocatori nella storia ad aver conquistato il Career Grand Slam,
– Harry Vardon (Jersey, 1870-1937), sette volte campione major e inventore del grip Vardon,
– Ted Ray (Inghilterra, 1877-1943), due volte campione major,
– Jack White (Scozia, 1873-1949), campione dell’Open Championship nel 1904,
– James Braid (Scozia, 1870-1950), cinque volte vincitore dell’Open Championship,
– Arnaud Massy (Francia, 1877-1950), campione dell’Open Championship nel 1907, il primo non britannico a vincere il torneo,
– Tom Morris Sr. (Scozia, 1821-1908), quattro volte campione dell’Open Championship. Old Tom Morris ha stabilito nuovi standard come greenkeeper, architetto di campi da golf e costruttore di bastoni. La 18 dell’Old Course di St Andrews prende il suo nome,
– Tom Morris Jr. (Scozia, 1851-1875), quattro volte campione dell’Open Championship. Dopo la sua tripletta nel 1870, Young Tom Morris poté tenere definitivamente la Challenge Belt, la cintura messa in palio per il vincitore. Fu anche il primo a vedere inciso il suo nome sulla Claret Jug, trofeo che sostituì la Challenge Belt, definitivamente assegnata, conquistando nel 1872 l’Open Championship (nel 1871 il torneo non venne disputato).
I loro bastoni, insieme a molte altri originali, offrono uno sguardo raro su un’epoca in cui tecnica e maestria erano ancora una cosa sola. Nel museo è esposta una selezione di 360 bastoni. Sono inoltre esposte palline da golf risalenti al periodo compreso tra il 1900 e il 2025, che riflettono l’evoluzione di questo fondamentale accessorio. Infine, ma non meno importante, il museo offre anche uno sguardo sulle carriere e sui successi dei più grandi golfisti dell’epoca.
La collezione Phil Gibbs: 35 anni di passione
Questa straordinaria collezione di bastoni creati da Tom Stewart è una delle più grandi e significative dell’Europa continentale. È stata raccolta da Phil Gibbs (1945-2025). Questo appassionato americano ha cercato, restaurato e conservato bastoni da golf in vero legno di hickory per oltre 35 anni. Il suo desiderio era che un giorno la sua collezione trovasse una sede dove potesse essere apprezzata e visitata dagli appassionati di golf.
I fondatori della Hickory Golf Masters SA hanno promesso a Gibbs di aprire un museo in Svizzera per la sua collezione. Questa promessa è stata mantenuta poco più di un anno dopo l’acquisto della collezione Phil Gibbs. Questa è una storia di continuità e rispetto. A poco meno di sette mesi dalla morte di Gibbs – avvenuta il 9 maggio 2025 – con l’inaugurazione del museo di Lugano il 4 dicembre si è verificato il passaggio di testimone tra due generazioni che condividono la stessa passione e visione per il golf come patrimonio culturale e sportivo. Come ama dire Paolo Quirici, CEO di Hickory Golf Masters SA: «Non si possiede un bastone da golf storico, lo si custodisce solo fino a quando la generazione successiva potrà goderne».
Un’esperienza autentica
«La posizione del nostro museo è semplicemente perfetta», afferma Quirici. «Si trova nel cuore della città, in una zona pedonale, dove i visitatori possono ammirare questa collezione e persino giocare con bastoni Hickory originali, restaurati nel laboratorio del museo».
Oltre alla mostra, i visitatori possono osservare da vicino le tecniche di restauro nel laboratorio e provare a giocare con l’attrezzatura originale. La fama di questo progetto museale ha già varcato i confini della Svizzera, attirando l’attenzione di collezionisti e giocatori di golf con bastoni in legno di noce americano da tutto il mondo, ancora prima dell’inaugurazione ufficiale del museo tenuta lo scorso 4 dicembre.
Non ultimo, non perdetevi un appuntamento davvero speciale, l’Hickory Masters 2026, in programma il 13 e 14 maggio al Circolo Golf Villa d’Este, gara a inviti che a differenza di altri tornei hickory si gioca esclusivamente con bastoni originali costruiti prima del 1935. Non solo il torneo verrà disputato con attrezzatura originale, ma i giocatori indosseranno ovviamente anche abiti d’epoca dei primi anni ’30. Un’esperienza straordinaria e imperdibile sia per i giocatori che per gli spettatori.
Per maggior informazioni:
Hickory Golf Masters Museum
Via Peri 11 – 6900 – Lugano (Svizzera)
Orari di apertura: su richiesta
Tel.: +41 79 622 00 22
info@hgm.golf
www.hgm.golf