Hatton e Fitzpatrick criticano il presidente della PGA of America

La sfida sul campo (e non solo) è terminata da oltre una settimana ma l’eco delle polemiche sugli insulti dei tifosi statunitensi alla Ryder Cup e la risposta del presidente della PGA of America Don Rea continuano a far discutere.
Due dei giocatori europei che hanno vissuto sulla loro pelle la durezza del pubblico di New York e che hanno preso parte all’Alfred Dunhill Links Championship sono tornati sulla questione. Tyrrell Hatton e Matt Fitzpatrick sono stati entrambi molto critici nei confronti del paragone fatto da Don Rea tra il tifo americano a New York e quello visto a Roma durante la Ryder Cup 2023.
“Personalmente penso sia ridicolo paragonarli – ha precisato Hatton -. Sicuramente, per quello che ho sentito la scorsa settimana, Roma non si avvicina nemmeno lontanamente. Non so cos’altro aggiungere. A mio parere, la differenza è stata piuttosto netta e sotto gli occhi di tutti”.
Anche Fitzpatrick ha condiviso il pensiero di Hatton, sottolineando che i tifosi europei sono molto più creativi, ironici e meno offensivi sul piano personale rispetto agli americani. L’ex vincitore dello U.S. Open ha raccontato che a New York è stato addirittura preso di mira dal pubblico per il suo apparecchio ai denti e per le sue scarpe Skechers.
Ma Fitzpatrick ha voluto pù che altro tornare su un dettaglio che al Team Europe proprio non è andato giù. Durante la cerimonia di premiazione e la consegna del trofeo alla squadra europea, Don Rea, Presidente della PGA of America ha usato il termine “retained” (conservato) invece di “won” (vinto).
Tecnicamente è corretto: la squadra che ha vinto l’edizione precedente mantiene il trofeo anche se vince nuovamente. Tuttavia, si intuisce perché alcuni giocatori europei possano aver trovato strano o fastidioso l’utilizzo di quel termine.
“Non voglio parlare a nome di tutti ma ci è sembrato che ci fosse un po’ di amarezza durante la consegna del trofeo – ha dichiarato Fitzpatrick -. Quando siamo andati a stringere loro la mano, non è sembrata una congratulazione molto sentita. Io e Justin Rose ci siamo guardati come per dire: “Non è stato molto sincero…”. E ha detto che l’abbiamo solo ‘conservata’, ma in realtà l’abbiamo vinta, quindi…”.
Insomma, la guerra di nervi della Ryder Cup sembra non avere fine nemmeno a distanza di giorni dalla vittoria europea. Peccato solo che bisognerà attendere altri due anni prima di rivedere le due squadre sfidarsi questa volta però in terra irlandese.
L’occasione perfetta per dimostrare ancora una volta agli americani il vero significato della parola tifo…